No Gravity
Worlds In Collision

2011, Lion Music
Prog Metal

Recensione di Gaetano Loffredo - Pubblicata in data: 16/03/11

Da qualche anno a questa parte mi capita sempre più spesso di incrociare musicisti italiani davvero in gamba, gente che rilascia materiale valido, professionale, costruito con un certo criterio. Simone Fiorletta faceva già parte di questa categoria, ma il progetto No Gravity, per come è stato concepito, per la portata e per l’effettiva qualità riscontrata sin dai primi ascolti, farà girare il suo nome molto più dei Moonlight Comedy. O almeno si spera.

Ecco la prima e fondamentale caratteristica di "Worlds In Collision": Fabio Lione, Michele Luppi e Roberto Tiranti, i “tre tenori” del metallo italiano, tutti insieme appassionatamente. Detta così può confondere però; i tre cantanti purtroppo non incroceranno le voci all’interno di un singolo brano ma ad ognuno di loro è stato affidato un pezzo da interpretare e da arrangiare secondo i rispettivi canoni, sentirete perciò un Lione formato Athena/Vision Divine, un Tiranti formato Labyrinth e un Luppi versione Los Angeles: la palma del migliore dei tre assegnatela voi.


Non è tutto. Presenti anche Andy Kuntz (Vanden Plas), Mark Basile (DGM) ed Emiliano Germani (Moonlight Comedy), a completare un sestetto da far invidia, voci che ben si inseriscono nell’impianto sonoro creato da Simone Fiorletta.


Il disco si concentra su un prog/power metal piuttosto moderno, lanciando una serie di bordate energiche e asciutte che convincono anche grazie ad un suono iper-compresso della chitarra elettrica. Trascorsa la fase adrenalinica, quella strumentale piena zeppa di duelli all’ultima nota, le canzoni prendono via via consistenza per la cura riservata ai ritornelli, sempre epici, avvincenti e facili da ricordare. Forse alcuni brani potevano essere alleggeriti e/o accorciati (la media è alta: sette minuti), ma un disco del genere rilasciato da un’etichetta specializzata nel settore, non ha limitazioni di sorta in tal senso anzi, probabilmente è proprio quello che l’utente avvezzo si aspetta di ricevere.


Worlds In Collision è un lavoro articolato, robusto e destinato a restare. Fiorletta ha ben amalgamato tutte le forze a disposizione applicandole ad un suono così definito che riesce a convergere sopra ogni altra cosa. Lasciandovi infine all’interessante intervista con Simone, nella quale chiarirà il suo ruolo primario nell’opera e quello degli ospiti, consiglio caldamente l’acquisto dell’album: una volta tanto che un musicista di casa nostra mostra capacità di gran lunga al di sopra della media, è bene approfittarne.





01.Sailing On Sight
02.The Killer
03.Can’t Dream Anymore
04.Voices From The Past
05.Religious Beliefs
06.I’m Bleeding
07.Nowadays
08.Touchin’ My Enemy
09.Unexpected Gift

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