Within Temptation
The Dance [EP]

1998, DSFA Records
Gothic

Recensione di Fabio Rigamonti - Pubblicata in data: 18/03/11

Dopo i buoni riscontri del disco d’esordio “Enter”, gli olandesi Within Temptation decisero di rilasciare sul mercato un EP in grado di consolidare i consensi raggiunti e tenere alta l’attenzione. Uscito a neanche un anno di distanza dal precedente inciso, “The Dance” è un mini che potrebbe essere facilmente ignorato o scarsamente considerato all’interno della storia dei Nostri, e nel fare ciò si commetterebbe un grave errore.

Già, perché se mi costringo a pensare in retrospettiva, devo dire che su quest’opera ci sono ben due tracce che sono il manifesto perfetto del movimento Beauty & the Beast del gothic metal, due tracce che rappresentano la commistione perfetta tra l’angelica voce di Sharon Den Adel (qui già sensibilmente migliorata rispetto ad “Enter”, seppur ancora assai lontana dalla perfezione raggiunta con la maturità vocale di “The Silent Force”) ed il growl indiavolato, anche se piuttosto scolastico, di Robert Westerholt. La prima di queste gemme è la titletrack, una tormentata storia d’amore finita in tragedia, una danza decadente dal riffing incalzante e dal crescendo notevolissimo; la seconda, invece, è “The Other Half (Of Me)” che, alla velocità serrata quasi death metal delle chitarre, contrappone in liriche quella che è proprio la filosofia del gothic metal a due voci contrastanti, ovvero la lotta, il desiderio di prevalenza, ed il fascino e l’energia che scaturisce dallo scontro. A chiudere la portata, una ballad malinconica per la sola Sharon, sostenuta da un tragico organo (“Another Day”), e due remix piuttosto discutibili di alcune tra le tracce meglio riuscite di “Enter”.

Il piatto, invero, non è molto ricco, ma la band già allora si sforzò di dare un valore aggiunto all’opera, per cui abbiamo anche una piuttosto corposa sezione multimediale, unica fonte, per il fan dell’epoca, dalla quale attingere preziose informazioni sui Within Temptation; d’altronde eravamo nel 1998, ancora ai primordi della massificazione della comunicazione internettiana e la band, proprio per questo, mise sul cd una traccia che rappresentava tutto il contenuto della prima versione – assai amatoriale - del loro website, per non parlare del video di “The Dance”, ancora oggi una chicca di dilettantismo, ma fatto con cuore (consiglio a tutti di fare una rapida ricerca su YouTube).

Ciò che affascina di questo EP è, soprattutto, il suo valore simbolico; dopo l’uscita di questo disco, difatti, la band annunciò un probabile scioglimento: l’età scolastica era giunta al termine, il mondo degli adulti chiamava ed i Nostri non sapevano più se e quanto tempo avrebbero potuto dedicare al sogno della musica. Fortunatamente per noi, Sharon e soci trovarono comunque la forza, tre anni dopo, per incidere il loro capolavoro indiscusso “Mother Earth”, nonché primo passo verso un’evoluzione musicale costante che, presto, troverà una nuova forma con l’imminente “The Unforgiving”.

A conti fatti, dunque, “The Dance” è uno straziante e struggente canto del cigno della fase prettamente gothic metal dei Within Temptation, un ninnolo che, nonostante le ridotte dimensioni, ha un notevole valore artistico che non andrebbe affatto sottovalutato.



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