China
Light Up The Dark

2011, Metal Heaven
Hard Rock

Recensione di Alessandra Leoni - Pubblicata in data: 29/04/11

I China hanno fatto passare molto, molto tempo dall'ultimo loro album in studio. Quindici anni dopo i Nostri tornano alla ribalta con un "Light Up The Dark" che tenta di ridare nuova linfa a questa band, che aveva avuto un considerevole boom con l'album omonimo di debutto ed il noto "Sign In The Sky".


Mi spiace essere molto sincera, anche un po' dura, ma dopo un primo ascolto, la sensazione a caldo è quasi inesistente. Possibile che non mi abbiano impressionato per niente? Dov'è la grinta, la carica e l'esplosività di questa band svizzera che era riuscita a raccogliere notevoli consensi?


Con un secondo e più attento ascolto, qualcosa dalla massa di note e melodie un po' statiche e prevedibili, emerge: l'opener "Light Up In The Dark" è decisamente accattivante, come la sensuale "She's So Hot". Si avverte una certa tendenza all'immediatezza, alla semplicità - che viene perfettamente esemplificata da una batteria statica e poco incisiva. La sottoscritta reputa che questa scelta voglia portare ad una certa orecchiabilità, ad un certa tendenza a solleticare il canale più mainstream: ascoltate con attenzione una "Lonely Rider", non sfigurerebbe per niente in radio o nei canali televisivi dedicati alla musica. Intendiamoci, non siamo di fronte ad un disco di brutta qualità: la sensazione è che i China potevano aspettare meno, potevano sfruttare e cavalcare l'onda buona prima. E' come se questo "Light Up In The Dark" partisse bene, con la carica giusta, per poi spegnersi e diventare un po' monotono. Mentre ci si avvia alla chiusura di questo full-length, rimangono comunque validi e più personali brani come "Stay" e "Trapped In The City". Insomma, qualche guizzo di energia e di potenza c'è e si sente.


Insomma, il gruppo svizzero sforna un lavoro non grandioso, a tratti lucido e brillante, talvolta un po' troppo statico e prevedibile. Onestamente, questo disco sa di occasione sprecata, più che di rinnovata voglia di fare musica. Vi sono contenuti episodi convincenti, grintosi; tuttavia vi sono momenti dove si perde di mordente in modo piuttosto clamoroso. Peccato, perché talvolta si può avvertire un groove perfetto tra batteria e basso, martellante e convincente, o qualche raffinato assolo di chitarra (proprio nella già citata "Trapped In The City"). Deludente.





01. Light Up In The Dark
02. Hey Yo
03. She's So Hot
04. Girl On My Screen
05. Lonely Rider
06. Gates Of Heaven
07. On My Way
08. Stay
09. Deadly Sweet
10. Trapped In The City
11. Right Here, Right Now
12. Flesh And Bone

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