KMFDM
Wtf?!

2011, KMFDM Records
Industrial

Recensione di Fabio Rigamonti - Pubblicata in data: 30/04/11

Acthung, here we come! With another motherfucking dirty bomb!

Con queste energiche parole, estratte dal primo singolo “Krank” posto in apertura di quest’opera discografica, tornano in pista i seminali KMFDM, band teutonica che ha praticamente inventato il tanz metal nel lontano 1984, quando la commistione tra elettronica ed heavy metal non aveva ancora preso la più corretta definizione di Industrial.

Diciamo subito che, sin dal verso che vi propongo in apertura della recensione del diciassettesimo album in studio di questo gran collettivo di musicisti (con il sempiterno Sascha Konietzco a fare da collante temporale tra tutte le persone che, nel corso degli ultimi ventisette anni, hanno preso parte a questo grande progetto musicale), si capisce che questo “Wtf?!” non è un’opera che vi vuole stupire con evoluzioni celebrali particolarmente ricercate alla Nine Inch Nails, o con soluzioni sonore avanguardiste alla Rammstein. I Nostri, piuttosto, estremamente fedeli a loro stessi, partoriscono sì un’opera di mestiere, ma che mantiene altissimo il notevole impatto energico di una musica solo all’apparenza così rozza.

L’album, poi, non è neanche così scontato come pare ad un primo ascolto: se è pur vero che le canzoni affidate alla voce rauca ed impetuosa del buon Sascha fanno il loro lavoro senza particolari effetti speciali (se si esclude la plumbea atmosfera del pianoforte su “Lynchmob”), è quando alla voce ritroviamo la polistrumentista Lucia Cifarelli che l’album decisamente decolla. Lucia, difatti, da quando è giunta nei KMFDM nel 2002 ha apportato un contributo significativo all’anima musicale della band, è non fa certo eccezione questo disco, per cui ecco una cadenza pericolosamente in bilico tra il crossover e l’hard rock a rendere “Rebels In Kontrol” il perfetto tema introduttivo per un incontro di Wrestling, oppure sentire i Garbage finire in una disco metal su “Take It Like A Man”, piuttosto che vedere tormenti gothic agitarsi inquieti nello spettro musicale di “Dystopia”. Tra grassi bassi, groove a tonnellate e chitarre iper-distorte, l’album si distingue anche per uno spiccato senso per il poliglottismo: oltre alla classica alternanza tra tedesco ed inglese, abbiamo anche lo spagnolo (“Vive La Mort!”) e, udite udite, l’italiano (la strisciante “Panzerfaust”)

In definitiva, “Wtf?!” non ha né le pretese né i mezzi per rivoluzionare una scena, è certamente un album di mestiere, ma fatto da mestieranti esperti, che conoscono maledettamente bene il loro “lavoro”, per cui una quasi trentennale carriera si traduce in un’opera che è certamente fondamentale per tutti gli amanti dell’industrial, ma che saprà ammaliare anche coloro che non sono troppo avvezzi a queste sonorità, grazie ad un attacco trasversale che non mira ad uccidere, ma a coinvolgere. Un’altra solida mattonella, quindi, sul lunghissimo sentiero musicale dei KMFDM, avanti con la prossima!



01. Krank
02. Come On-Go Off
03. Rebels In Kontrol
04. Lynchmob
05. Take It Like A Man
06. Vive La Mort!
07. Dystopia
08. Panzerfaust
09. Spectre
10. Amnesia

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