Red Onions
Diario D'Un Uomo Qualunque

2010, Autoproduzione
Prog Rock

Recensione di Andrea Mariano - Pubblicata in data: 07/05/11

Una stanza. Una radio. Un uomo che cambia stazioni senza un preciso perché. Notizie che si susseguono in maniera confusa. Beta è un comunissimo essere umano, una persona che non reputa di aver qualcosa di speciale, ma che al contempo sa di avere un minimo di autocoscienza in più rispetto alla media, quel che basta per rendersi conto di essere spettatore di uno spettacolo che non trova rassicurante, anzi un po' nefando.


Inizia quindi a redarre quel che lui stesso chiama “Diario D'Un Uomo Qualunque”: esprime le sue impressioni, descrive ciò che osserva, ciò che accade attorno a lui, nella società che sente troppo stretta per sé, in quello stagno dove gli risulta difficile trovare un punto d'appoggio stabile, che gli permetta di non affogare in quel paludoso vuoto da cui vuole a tutti i costi scappare, da cui vuole quantomeno illudersi di poter fuggire. La sua analisi è acuta, precisa, assolutamente coscienziosa e scorrevole nel suo marasma di idee e pensieri, e allo stesso modo le melodie che la sua mente crea sono chiare, scorrevoli anche nei punti in cui note provenienti da chissà dove si intersecano e si rincorrono in grovigli armonici che si uniscono in maniera perfettamente intricata con le singole parole che il pensiero del cogitabondo personaggio getta nelle sue memorie scritte. Nell'effettuare la diagnosi dell'ambiente circostante, si accorge di essere un alienato, un soggetto che non può essere in linea con le offerte e gli stimoli cui viene sottoposto dall'esterno.


La mente in tutto ciò vacilla, si rifugia nei ricordi d'un vago passato forse felice, non si riesce a capire se sereno o meno (in questo caso i ricordi e le musiche che compaiono nella testa di Beta sono contrastanti, fino ad arrivare ad un canto sgraziato e ad una musica a lui non confacente nel capitolo che chiama "Serpenti"), cerca di ripararsi da quel mondo verso cui non riesce a conformarsi chiudendosi e cercando sicurezza nella propria dimora (chiaro è il vago riferimento alla rockstar Pink di pinkfloydiana memoria, di cui in un certo senso Beta è la controparte più “quotidiana”. Un uomo qualunque, appunto).


Ma il ragionare sul futuro, la voglia di non rimanere soggiogato da questa situazione, il non voler credere che non ci sia altra soluzione oltre alla sciocca convinzione che rimaner chiusi nel proprio personale mondo possa riparare da tutti i mali, spingono il cogitabondo personaggio ad affrontare il mondo esterno, l'ambiente circostante a lui (per lui) ostile. Deve, quantomeno, tornare ad analizzarlo, essere spettatore e parte di esso. Beta riprende dunque le carte che aveva lasciato, le ordina e accende nuovamente la radio da cui, nuovamente, fluiscono in maniera un po' casuale, un po' confusa, notiziari e voci. Si torna al punto di partenza, l'unico modo, forse, per poter capire e razionalizzare il tempo che si sta vivendo.


I Red Onions hanno l'indubbia capacità d'unire una buona tecnica musicale (spesso azzeccate le mescolanze tra progressive e scelte un po' più vicine ad un certo tipo di alternative rock) con la necessità di far riflettere mediante testi non facilmente assimilabili, ma assolutamente efficaci. Pensieri, azioni, parole di un uomo qualunque che prende poco a poco coscienza di esser parte di una società che non riesce quasi più a sopportare, tanta è la pochezza in cui la massa nuota senza curarsi di cosa gli vien offerto.

 

Non tutto è perfetto, ma molti farebbero carte false  per poter realizzare un'opera prima così ambiziosa, complessa, articolata e, a conti fatti, così riuscita.





01. Prologo
02. Diario D'Un Uomo Qualunque
03. Numinosa Diagnosi
04. Night Time Blues
05. Epitaffio Per La Prima Morte Di Un Sogno
06. Paesaggio Notturno
07. Ricordo Di Bimba
08. Serpenti
09. Occhio Del Giorno
10. Disarmonico Allegro
11. Epilogo?

Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool