La sottoscritta ha potuto assistere e riportare ai lettori l'esperienza avuta con Miyavi nella data milanese, dove il chitarrista e cantante nipponico aveva fatto scatenare gli accorsi, con una scaletta ricca di nuove canzoni in da uno show scarno, diretto e sobrio nel look - laddove il Nostro è ben noto per look strampalati e stupefacenti - ma quanto mai genuino. La setlist proposta nella data londinese è la stessa dello show milanese, facendo parte dello stesso tour. Alla batteria troviamo l'inseparabile Bobo, che percuote le pelli senza sosta per tutto lo show, con garbo quando necessario, come nella blues "Chillin' Chillin' Money Blues", o con decisione nelle scoppiettanti "What's My Name", "Survive", "Are You Ready To Rock?", tanto per citare degli esempi. L'aspetto che risalta subito è la purezza e la durezza di questo live: secco, diretto come uno dei tanti schiaffi con cui Miyavi percuote la sua chitarra - e non per niente il suo stile nel suonare è il cosiddetto slap guitar. Non c'è niente di ri-registrato, di montato od effettato ed è particolarmente bello poter avvertire il calore dei fan. Tutto è talmente vero e diretto che purtroppo si può notare subito che Miyavi in quella serata è praticamente senza voce. E' un particolare che non sfuggirà agli appassionati, ma soprattutto anche ai presenti a Milano, in quanto durante l'esecuzione della meravigliosa "We Love You", il chitarrista aveva espresso il suo rammarico di averla registrata a Londra senza voce. Comunque, quest'ammissione sincera è presente anche nel live con un semplice "my voice is dead!". Questo problema risalta soprattutto nelle parti dove la voce si dovrebbe fare più aspra e graffiante.
Tecnicamente e da un punto di vista musicale, niente da dire, il concerto è folle e strabiliante e per chi non avesse avuto l'occasione di vedere il giapponese in azione, questo acquisto tutto sommato è consigliato. Bisogna però tenere in conto che questo "Live In London 2011" è condizionato non poco dal cantato affaticato e provato di Miyavi.