Unmade Bed
Mornaite Muntide

2011, Red Birds Records
Avantgarde

Recensione di Fabio Rigamonti - Pubblicata in data: 30/05/11

Apriamo gli occhi, ci troviamo di fronte agli ultimi sprazzi di un crepuscolo su un paesaggio a noi alieno; presto, la notte viene a reclamare il suo spazio su un tappeto di carillon dissonanti ed un placido clarinetto. Con la notte, ecco sopraggiungere strane creature striscianti, piccoli ragni al seguito di un mostro più grosso che corre su una grassa percussione (Capitolo 1 – “The Death At Twilight Of 25 Shattering Pieces Of Sharping Thin Ice”).
Seguiamo la misteriosa creatura, che ci conduce all’interno di un circo, dove i carillon divengono più ordinati e giocosi, travolgendoci con un valzer che, però, all’improvviso si placa in un pezzo ambientale alla Sigur Ròs, con strascichi progressivi sul fondo che fanno impazzire gli animali che animano lo spettacolo, e la tenda viene, così, distrutta (Capitolo 2 – “Luna (And The Great Parade Of Creatures Tiptoeing Around The Scarecrow)”).
Ci ritroviamo di nuovo nella notte, in una radura stellata all’apparenza serena, con i grilli a cantare tutta la loro gioia in questa calda atmosfera di tarda primavera; ma un’ombra è ancora in agguato, la avvertiamo, in lontananza, un’incombente minaccia in rapido avvicinamento (Capitolo 3 – “Gentle Marionette Firflies Lullaby Wavey”).
Ed eccola, quindi, l’ennesima creatura mostruosa, che ci minaccia e ci insegue su un organetto nervoso e percussioni ossessive; gli gnomi della foresta, quasi a volersi prendere gioco di noi, intonano uno scanzonato coretto. Ad un certo punto inciampiamo, e l’ombra, inesorabilmente, ci abbraccia (Capitolo 4 – “The Loony Crowes Hoohaywire In The Shadows Of The Gigantic Moon”).
Chiudiamo gli occhi ed alziamo le braccia a difenderci, ma sentiamo solo silenzio tutt’attorno a noi. Timidamente, riapriamo gli occhi, ed il conforto del pericolo scampato viene nuovamente riassorbito dalla cacofonia della strumentazione: la storia è davvero finita, oppure è appena cominciata? (Capitolo 5 – “At Twilight, Giant Farflies”).

Non c’è davvero altro modo di elaborare una critica del secondo disco in studio dei fiorentini Unmade Bed se non quello di cercare di trasmettere le sensazioni che l’opera produce su noi ascoltatori. “Mornaite Muntide”, difatti, è il classico lavoro fatto puramente d’arte compiaciuta di se stessa. E’ una cosa che si avverte innanzitutto nella proposta musicale in sé – una sorta di ambient psichedelico ed avanguardistico, dove non ci sono liriche cantate quanto brani recitati da voci sussurranti ed inquiete, che parlano ai margini di un muro sonoro che sempre le sovrasta, spesso accompagnate da risatine, grida, versi di animali – e che prosegue in un artwork affascinante sospeso tra Monet, Van Gogh e la miniatura fiabistica, per terminare con una produzione in stereo tridimensionale, una tecnica di mastering denominata “Binaural Audio” che ci restituisce l’esatta posizione dello strumento nello spazio, una sorta di Dolby Digital riproducibile da normali sistemi stereo e che si avverte maggiormente se coadiuvato da un ascolto in cuffia o con auricolari ad isolamento acustico.

Inutile cercare, in questo disco, una struttura canzone propriamente detta: qui l’obiettivo è di farci fare un viaggio allucinatorio verso territori suggeriti dal nostro inconscio, e se si deve valutare l’opera in questi termini, allora il lavoro del terzetto toscano è decisamente ben riuscito, visto che ci costringe per 40 minuti a staccare dalla percezione della realtà che ci circonda (pregevole, in questo senso, non essersi lasciati prendere la mano, l’aver capito esattamente quanto il gioco dovesse durare, prima di perdersi in lungaggini sterili e fini a se stesse).

Quello che vi ho riportato in questo articolo è stato il mio viaggio, e voi ne vivrete sicuramente altri di diverso tipo con questa musica, ma certamente non meno intensi. In virtù di questo unico fatto, ecco che trova piena giustificazione il voto che vedete qui in fondo.



01. The Death At Twilight Of 25 Shattering Pieces Of Sharping Thin Ice
02. Luna (And The Great Parade Of Creatures Tiptoeing Around The Scarecrow)
03. Gentle Marionette Firflies Lullaby Wavey
04. The Loony Crowes Hoohaywire In The Shadows Of The Gigantic Moon
05. At Twilight, Giant Farflies

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