Spanking Hour
Revo(so)lution

2010, Built2Kill
Thrash

Recensione di Lorenzo Brignoli - Pubblicata in data: 30/05/11

I milanesi Spanking Hour devono essere cresciuti a pane e Phil Anselmo, perlomeno così viene da pensare ascoltando il loro primo album, “Revo(so)lution”; impossibile infatti non sentir echeggiare il leggendario singer di New Orleans nel disco in questione, rimandando così la nostra mente alle storiche band Pantera e Down. Solitamente iniziare una recensione citando una pesante influenza comporta un giudizio negativo o mediocre, per fortuna non in questo caso dato che ci troviamo di fronte ad un lavoro di ottima fattura in cui la qualità e la freschezza di idee messe in gioco dai nostri controbilanciano ampiamente un’eventuale sgradevole retrogusto di “già sentito”.

Difficile infatti rimanere indifferenti al groove dell’album, la cui tracklist conosce pochi passaggi a vuoto, spaziando da tracce che ricordano da vicino i Machine Head del capolavoro “Burn my Eyes” (ad esempio nell’accoppata “Leash” e “Consequences”, peraltro entrambe canzoni accattivanti e riuscite) a momenti dal gusto più Southern e Panteriano, come nelle ottime “Pillow” e “Device”, senza dimenticare l’azzeccata ballad “Forgive me”, che ben si inserisce nel disco; il tutto è condito da riff, assoli e linee vocali di buonissimo livello, da una tecnica più che adeguata e da una produzione potente che valorizza in pieno la proposta musicale della band. “Revo(so)lution”  è un disco continuo, che non stanca ma bensì coinvolge in tutta la sua durata ed in cui soprattutto si sente la passione di questi quattro ragazzi per la musica che suonano. Forse è questo il suo pregio maggiore: passi l’originalità per una volta, non si può che dare atto ai milanesi di aver composto una serie di canzoni brillanti e coinvolgenti in cui riescono egregiamente nel non facile compito di trasmettere tutta la propria energia a chi li ascolta.

Insomma una ventata d’aria fresca che ci rispedisce dritti dritti a quindici-vent’anni fa, quando oltreoceano il groove metal ebbe il suo storico exploit e visse un vero e proprio momento d’oro: in quest’ottica ascoltare l’esordio degli Spanking Hour significa davvero gustarsi un gran bel revival, anche perché la personalità ai nostri non manca e per il futuro non si può che essere fiduciosi.



01. Pillow

02. Reason of my Enemy

03. Forgive Me

04. Glances

05. The Regression

06. Leash

07. Consequences

08. Revo(so)lution

09. Device

10. Anymore

11. The Pain Becomes My Treasure

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