Mollati gli ormeggi il galeone dell’intrepido capitano Morgan è tornato a scorrazzare libero lungo le coste delle Grandi Antille, nel mare Caraibico, carico di rum, dobloni e palle di cannone. Gli Alestorm, ultimi corsari di Perth, in Scozia, a tre anni dal convincente debutto approdano di nuovo sugli scaffali con “Back Through Time”.
Come la Compagnia Olandese delle Indie Occidentali gli scozzesi si confermano una potenza stabile e, spettatori al tramonto del mito di Rolf Kasparek, si aggiudicano il monopolio del metal a tematiche piratesche. “Back Through Time” è la metafora di un arrembaggio rocambolesco, un parapiglia ubriacante di scazzottate e avventure ai confini del mondo frullate in un intruglio deciso ed irresistibile. Gli Alestorm non puntano a conquistare i sette mari ma a stupire l’ascoltatore: nel nuovo lavoro, come nei precedenti, estrapolano dalla storia della pirateria moderna quel lato fantasioso legato all’immaginario collettivo dove brutti ceffi nerboruti si lanciano dal sartiame di un vecchio vascello per depredare qualche sventurato mercantile spagnolo per farne un godibilissimo album da apprezzare in tutte le salse. La band scozzese si fregia di poche pretese, assume di disco in disco una posa sempre più baldanzosa e attende che il grog saccheggiato e ben centellinato inizi ad avere il suo effetto prima di scatenare una festa al chiaro di luna, tra polene animate e maledizioni sussurrate da astuti lupi di mare. “Back Through Time” è la sintesi esplosiva di un power-folk goliardico, impulsivo e portato volutamente all’eccesso con uno timbro quasi caricaturale (lo strepitoso video di "Shipwrecked" si pone a incontrovertibile testimonianza). Undici tracce dirette, stampate sul legno dello scafo, che seguono con divertimento la rotta barcollando sulla chiglia senza fronzoli e senza la minima intenzione di coltivare concetti inconfessati o significativi.
Oltre la barriera corallina, coperta da granelli di sabbia finissima e nascosta dall’ombra di palme secolari, giace un grande forziere colmo di pietre preziose. A nord di Tortuga, arrotolata con cura all’interno di una consunta bottiglia di vetro che fluttua nelle acque, una pergamena custodisce la mappa dell’ambito oro. Se siete dei coraggiosi esploratori, sprezzanti del pericolo e delle avversità, imbarcatevi insieme alla ciurma degli Alestorm e “Back Through Time”, come la stella polare, vi indicherà la via. Viva la filibusta!