Gli Stella Diana nascono sul finire degli anni '90 da un'idea di Dario Torre (già bassista nel primo disco dei Blessed Child Opera) e Giacomo Salzano. Dopo essersi fatti conoscere attraverso una lunga gavetta e la pubblicazione del primo full length di scala nazionale “Supporto Colore” (rilasciato nel 2007 dall'etichetta napoletana Seahorse Recordings, autentico talent scout del panorama alternative rock italiano), i Nostri approdano presso la corte della Happy/Mopy Records e ci consegnano il loro secondo parto discografico intitolato “Gemini”.
Musicalmente parlando, la caratteristica principale dei Nostri è il sound vintage che recupera a piene mani la tradizione new wave di scuola anglosassone, senza cedere a troppi compromessi (leggi: contaminazione sonora completamente assente). Solamente qualche sprazzo di shoegaze completa un quadro piuttosto scarno e privo di sfumature. Ciononostante il quartetto mostra di sapersi muovere con assoluta maestria tra le trame che appartennero a quelli che potrebbero tranquillamente essere i mostri sacri della band (perciò potremmo chiamare in causa i Joy Division, i The Cure primordiali o i nostrani Diaframma, senza dimenticare i seminali My Bloody Valentine). Fin qui tutto fila liscio come l'olio: i brani possiedono un buon tiro e destano parecchio entusiasmo là dove il basso roboante e la chitarra zanzarosa affrescano stati di puro nervosismo (“Mira”) o si intingono nella melodia più malinconica (“Caulfield”). I problemi cominciano a subentrare quando al disco si prova a chiedere un salto di qualità, una minima variazione di tema; richiesta inevitabilmente delusa da ognuno dei dieci brani del lotto, statici e immancabilmente ancorati agli stilemi musicali resi celebri dalle band e dai generi sopraccitati.
Non c'è nulla di scandaloso in tutto questo, ovviamente, ma a pagarne lo scotto è una band che in quanto a potenzialità sembra non scherzare affatto ma che, purtroppo, ha preferito rimanere confinata nell'anacronismo e nella citazione fine a sé stessa, senza provare a contaminare un genere ormai abusato con qualche sonorità più atipica e anticonvenzionale. Un vero peccato.
Stella Diana
Gemini
2011, Happy/Mopy Records
Alternative Rock
01. Shohet
02. Gli Eterni
03. Mira
04. Kingdom Hospital
05. Caulfield
06. Paul Breitner
07. Ra
08. Happy Song
09. Bill Carson
02. Gli Eterni
03. Mira
04. Kingdom Hospital
05. Caulfield
06. Paul Breitner
07. Ra
08. Happy Song
09. Bill Carson