81db
Impressions

2011, Rising Records
Alternative Metal

Recensione di Fabio Rigamonti - Pubblicata in data: 22/06/11

I fiorentini 81db tornano sul mercato, dopo i buoni consensi ottenuti dall’esordio di “Evaluation”, attraverso un’opera che, nelle sue intenzioni, vorrebbe essere un caleidoscopio multi-sfaccettato di influenze e stili, premessa che viene in parte mantenuta su questo “Impressions”, disco in cui si può chiaramente scorgere un’anima ambivalente da parte della band.

Da un lato, la chiara influenza Defotniana nelle turbolenze che muovono una “The Last Laugh” o la scarica di “Petrified (Medusa)”, i Machine Head meno crossover e più alternativi in “Agorà”, la chiusura prettamente progressiva di “Freakshows”. Dall’altra parte, una certa attitudine “nu” alla System Of A Down, una sorta di schizofrenia che ritroviamo alla perfezione nel riff serrato di “Won’t Follow You” (con un’interpretazione molto alla Jonathan Davis da parte del cantante William Costello), che nel folk che “macchia”, con i suoi ottoni, una “Jabberwocky” (qui l’interpretazione canora, invece, è prettamente “Tankiana”), o la chiusura del sitar più orientaleggiante della title-track.

Certamente ben composto e suonato, il disco non riesce tuttavia a distaccarsi dall’essere prezioso solamente per una cerchia ben definita di ascoltatori, quelli che si ritrovano a loro agio coi nomi citati nell’articolo. I motivi sono molteplici: una certa prolissità di fondo nella struttura di diverse canzoni e, molto probabilmente, un’amalgama non troppo ben riuscita di tutte queste correnti musicali apparentemente avverse, e ciò porta sia – paradossalmente – a brani in cui l’impronta della band non si marchia a fondo, sia ad un’eccessiva compartimentazione di ogni composizione.

Le premesse, quindi, sono buone, ma è un peccato che non trovino consolidamento in quel puro guizzo di genio che a formazioni di questo tipo è, in un certo qual senso, richiesto. Per poterle rendere uniche e tremendamente forti. Per cui ecco che gli 81db si mostrano certamente capaci, ma non riescono ad essere unici, nonostante tutto.



01. Code 84
02. The Last Laugh
03. Won’t Follow You
04. Jabberwocky
05. Wasting My Time
06. Agorà
07. Patience
08. Captcha
09. LightPath
10. Luna
11. Petrified (Medusa)
12. Freakshows
13. Impressions

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