Steel A
Un Passo Un dubbio

2011, On The Road
Rock/Elettronica

Recensione di Fabio Rigamonti - Pubblicata in data: 28/06/11

Ci sono dischi che si spiegano perfettamente con la musica incisa sopra, che “tradiscono” immediatamente influenze, ispirazioni e lavorazioni.
E’ un po’ quello che accade con questo “Un Passo Un Dubbio”, secondo album in studio degli Steel A, dove veniamo immediatamente avvolti da un brano come “Solo Un’Ora”, che pare scritto dai Subsonica più influenzati dal funky, o dal dub dialettale di “Cusì Nu M’hai Istu Mai” e dal reggae di “Quiddhru Ca’Ncete”, brani dal forte sapore Ragamuffin sporcato violentemente di elettronica che fanno tornare alla mente i 99 Posse.

Poi ti informi sulla band, e scopri che gli Steel A arrivano dal Salento, una terra dove scorre una forte vena underground a base di dub, ed è chiaro che questi ragazzi trascinano nel loro DNA la musica della loro terra.
Poi scopri che hanno subito fortemente la fascinazione di Torino, tanto che il disco l’hanno registrato nella Casasonica (con la collaborazione di Max Casacci ed Ale Bravo), e che Samuel (in versione Motel Connection) prende anche parte attiva in un loro brano (“Two”).

Ed è così che questo secondo inciso scorre sì piacevole nei nostri stereo, merito di una band molto consapevole della materia musicale che sta plasmando, ma anche molto prevedibile, privo di alcuno scossone che possa destare l’attenzione di chi non è affine ai riferimenti musicali di questi giovani ragazzi.
E non è dato bene sapere se sia dovuto ad un’effettiva carenza della band (poco probabile), oppure ad un certo modo di intendere l’elettronica che non ha più saputo trovare una via ben definita dopo l’esplosione di inizio millennio (molto probabile, vedendo anche l’esito dell’ultima prova discografica dei Subsonica).

Che sia una via oppure l’altra, rimane la certezza posta in apertura: che questo sia un disco incredibilmente sincero (e ben prodotto). Ed anche pesantemente elettronico, ma non tanto da essere proiettato con decisione verso il futuro. Se tanto vi basta, il consiglio è quello di non lasciarselo scappare, soprattutto se i nomi citati in questo articolo hanno scatenato in voi anche un solo brivido di piacere lungo la vostra spina dorsale.




01. Solo Un’ora
02. Nel Centro Del Mondo
03. Cusì Nu M’hai Istu Mai ft. Victor
04. Nei Tuoi Silenzi
05. Destra Sinistra
06. Two (Motel Connection) ft. Samuel
07. Quiddhru Ca’Ncete
08. Perdizione
09. Cu’mme (italian dubstep version)
10. Senza Te
11. Un Passo Un Dubbio

Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool