F.K.Ü.
1981

2017, Despotz Records
Thrash Metal

Recensione di Giovanni Ausoni - Pubblicata in data: 10/12/17

Tornano all'assalto gli svedesi F.K.Ü., interpreti di un thrash old school combinato a tematiche ispirate alla cinematografia dell'orrore: attivi sin dal 1987 e autori di quattro album ove la fanno da padrone zombie e psicopatici tesi a pogare selvaggiamente tra sangue e mutilazioni, i nostri ricompaiono in studio con un lavoro che omaggia quindici  slasher movie realizzati nel 1981. Dodici mesi da paura, introduzione a un decennio florido per un sottogenere dalle implicazioni sociologiche non secondarie e nascoste dalle sadiche gesta del serial killer di turno: prodezze capaci di strappare in maniera simultanea gridolini di terrore e scoppi di risa. Il puritanesimo statunitense castigatore di insopportabili adolescenti alle prime esperienze sessuali e alcoliche rappresenta il motivo in filigrana di oltre duecento film prodotti nel periodo tanto caro agli scandinavi, ai quali preme ovviamente mettere in risalto la componente effettistica e grandguignolesca delle pellicole piuttosto che il loro significato recondito.

 

"1981" si presenta alla stregua di un disco veloce e aggressivo, in grado di catapultare l'ascoltatore nei massacri di Jason Voorhees e Michael Myers: LP che non regala nulla di epocale dal punto di vista del songwriting, ma che ben risponde al compito di tramortire la vittima appassionata con la forza bruta di uno juggernaut e l'ironica spensieratezza della scure in perenne declivio. Nonostante soluzioni scolastiche e convenzionali, sbandamenti heavy e banali riferimenti al crossover metal targato D.R.I. e S.O.D., che rendono il platter stucchevole in alcuni passaggi, il merito principale della band consiste nel ricreare un'atmosfera da VHS che tocca le corde della nostalgia come quelle del ricordo attraverso l'evocazione dell'età d'oro della mannaia facile.

 

Se la voce grintosa di Larry Lethal apre la title-track, caratterizzata da un riffing acuminato e idoneo nel tratteggiare la furia di un maniaco indaffarato ad affilare discrete percentuali di carne umana, il chorus catchy di "Nightmares In A Damaged Brain" e la figura del padre squilibrato intento a macellare la propria famiglia in "Hell Night" spingono a esplosioni canore epidemiche e al moshing senza freni. La brillantezza di "Corpse Mania" e le pause mid-tempo di "Friday The 13th Part 2" bilanciano il prevedibile sguardo al passato di "Funhouse": benché il drumming del nuovo membro Unspeakable Emp pulsi sinistro e malvagio, lo yo-yo ritmico del brano rammenta troppo da vicino Anthrax ed Exodus per risultare pienamente convincente. Batteria ancora protagonista assoluta in "The House By The Cemetery" e "Burial Ground", mentre il dinamismo vertiginoso dei fraseggi delle sei corde di "The Beyond" e di "Halloween II" godono il non trascurabile onore di progredire più velocemente della cadenza soporifera dei lungometraggi di cui trattano. I pezzi restanti ripropongono il medesimo cliché, discostandosi poco dalla formula usuale, eccezion fatta per la chiusa del lotto: una "Evil Dead" dall'ouverture davvero spaventosa e abile nell'associare, in una miscela a tinte gore, le celebri soggettive della shakey-cam di Raimi al pestaggio strumentale tipico del combo di Uppsala.

 

Garanzia di disimpegno ed efficacia spassosa, i Freddy Krueger's Ünderwear confermano i tratti distintivi di un sound ormai consolidato: lontani dal voler deviare da un corso alquanto redditizio, i vichinghi ostentano anche in "1981" l'amore viscerale per l'horror d'antan, declinato con le forme di un estremismo musicale privo di sperimentazioni ed eccessivamente attento, forse, a non evadere dalle tenaglie della tradizione. Tuttavia il tripudio di lame, spappolamenti e umorismo diverte e contagia, lasciando il senso di un gradevole e simpatico diversivo: Lucio Fulci avrebbe apprezzato ad infinitum.





01. 1981
02. Nightmares In A Damaged Brain
03. Hell Night
04. Corpse Mania
05. Friday The 13th Part 2
06. The Burning
07. The Funhouse
08. The House By The Cemetery
09. Burial Ground
10. The Prowler
11. The Beyond
12. Halloween II
13. Night School
14. Ms .45
15. Evil Dead (bonus track)

Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool