In Legend
Ballads N' Bullets

2011, SPV
Gothic

Recensione di Alessandra Leoni - Pubblicata in data: 06/08/11

Questa band nasce dalla mente del batterista dei Van Canto, ovvero Bastian Emig, che guida gli In Legend alla voce ed alle tastiere. L'ensemble ha debuttato in questi mesi, dando alla luce il primo album "Ballads N' Bullets", un titolo quantomai significativo e particolarmente azzeccato.


Partiamo dall'elemento principale che caratterizza questo full-lenght, cioè l'uso massiccio delle tastiere e del pianoforte. L'iniziale "Heaven Inside" ha un piacevole giro di tastiere, che viene ripetuto ossessivamente per tutta la durata del brano. Questa caratteristica può rimandare ad altre band particolarmente popolari nel gothic rock e metal di origine nordeuropea: si pensi per esempio ai defunti Sentenced, sia per lo stile vocale adottato in un brano come "Elekbo", o a qualche elegante gruppo con voce femminile, come nella delicata "Stardust", che vede la partecipazione della cantante Inga proprio dei Van Canto. Questo strumento affascinante, il pianoforte, ci insegue per tutta la durata dell'album, accompagnando sempre e comunque qualsiasi brano. La chitarra sembra esser proprio lasciata da parte, oscurata dalla potenza dei tasti neri e bianchi. Certo, talvolta si sente davvero la mancanza della chitarra, di un assolo tagliente ad irrobustire una canzone, ma d'altronde, si cerca di rischiare, scommettendo sull'originalità della proposta. Un piccolo appunto però è doveroso: le ritmiche proposte sono in fin dei conti sempre le stesse e la struttura complessiva dei brani risulta un po' prevedibile e facilmente intuibile. D'altronde, questo è il prezzo da pagare se si vuole cercare di far suonare un pianoforte come una chitarra.


Si cerca di ravvivare un po' questa sensazione di marcata staticità con un brano molto vicino al power metal come "Heya", o con la grinta simile all'heavy metal di "The Healer", chiusa da una splendida parte strumentale, fatta solo di tastiere, ma non serve a molto: per quanto l'intenzione sia buona, quattordici brani così strutturati sono francamente un po' troppi. "Ballads N' Bullets" vuole colpire per la sua energia, ma si vuole anche distinguere per la delicatezza dello strumento portante di tutto il disco. Si può dire che l'esperimento è riuscito solo a metà, in quanto quest'album viene penalizzato da una forte staticità e da una lunghezza forse eccessiva per proporre un sottogenere non comune.





01. Heaven Inside

02. Pandemonium

03. Elekbö

04. At Her Side

05. Vortex

06. Life Is Up To You

07. The Healer

08. Yue

09. Soul Apart

10. Stardust (feat. Inga of Van Canto)

11. A Hanging Matter

12. Prestinate

13. Heya

14. Universe

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