Edguy
Age Of The Joker

2011, Nuclear Blast
Hard Rock

Dal power metal all'hard rock: le peripezie del giullare Edguy
Recensione di Davide Panzeri - Pubblicata in data: 22/08/11

Uccidete il giullare!”. Così ordinava severo il Re alle sue guardie in seguito a una pessima esibizione cabarettistica o ad una battuta poco gradita… Ordine imperativo che non deve minimamente  tangere il gruppo di Fulda (città natale della band situata nell’est dell’Assia) che, nonostante i cambiamenti musicali che tutti abbiamo potuto constatare e il passare del tempo, è ancora qui e ci dimostra di essere in piena forma nel momento di suo massimo splendore. Quasi vent’anni e non sentirli, la formazione capitanata dal carismatico e tuttofare Tobias Sammet è in giro per i palchi di tutto il mondo da ormai due decenni (strano, vero? passa veloce il tempo), sembra ieri che negli stereo di tutti i power metallers risuonavano le note di una “How Many Miles” od “Out Of Control” qualsiasi… Nel 2011 gli Edguy sono pienamente maturati e hanno confezionato con dovuta perizia e maestria un nuovo album (il decimo vero disco) dai connotati e sapori totalmente hard rock.

Age Of The Joker”, questo il titolo del lavoro, rifinisce e perfeziona il lavoro introdotto da “Rocket Ride” e sviluppato in “Tinnitus Sanctus”; scordatevi quindi un ritorno al passato e alle radici power metal della band. Composto di undici tracce, senza intro, midtro od outro di qualsiasi tipo, il nuovo cd non colpisce immediatamente ma punta a un lento ed inesorabile intrufolamento nella nostra testa. Questo è ciò che mi è successo ascoltando più e più volte il full length in questione; la prima impressione è quella che conta, si dice, in questo caso non è stato vero. Ad un primo ascolto il platter mi è parso vagamente blando e sottotono, fondamentalmente scialbo e privo di mordente (dovuto forse anche alle mie altissime aspettative), sensazioni che si sono dissolte come neve al sole con i successivi ascolti.

Il brano d’apertura “Robin Hood” racchiude in sé l’essenza attuale degli Edguy, un brano ritmato, epico, scanzonato e immancabilmente da cantare a squarciagola (succederà spesso anche con altri brani del disco). In “Rock Of Cashel” e “Pandora’s Box” si possono notare inoltre alcune tra le innumerevoli influenze e inserti che la band ha fatto proprie, dai riff dall’essenza folk del primo brano a suggestivi momenti country della seconda (senza dimenticare l’hammond utilizzato in “Robin Hood”).

Alcuni di voi, una volta che l'album sarà uscito e lo staranno ascoltando  dopo aver letto queste parole, si saranno accorti di una certa somiglianza di fondo tra gli undici pezzi. Esatto, avete pensato bene: Avantasia. Molti brani ricordano da vicino gli ultimi lavori del side project del mastermind tedesco; “Breathe” ne è un lampante esempio (provate a dissociare la canzone dall’album e ad inserirla in “The Wicked Symphony” per esempio: a parte la mancanza di special guest alla voce, il brano sembra essere stato estratto da quel disco - se volete sapere cosa ci ha risposto Tobias a questo proposito, andate a leggervi l’intervista che abbiamo preparato per voi).

Mid-tempo classici, lenti e talvolta oscuri come “Faces In The Darkness” trovano spazio anche in questo album nonostante non brillino come brani di ben più alto calibro quali “The Arcane Guild” (altro pezzo rubato a piene mani da Avantasia), pezzo grosso modo power e punto più alto dell’intero cd, e “Behind The Gates To Midnight World”, semi suite di nove minuti che si gioca il titolo di miglior canzone del lotto con la precedente canzone. Chiude, in maniera languida e commovente, “Every Night Without You”, classica ballad che farà urlare di gioia  le donne ed entrerà prepotentemente in competizione con la recente “Save Me” per il titolo di best ballad.

Un disco completo ed efficace, che ha avuto bisogno di più ascolti per ingranare, ma che, una volta fatto, sprigiona tutte le sue potenzialità. Ogni album per gli Edguy è una sorpresa, una lotteria che i Nostri continuano a vincere senza sosta dal 1992. Scordatevi però i vecchi Edguy, quelli non esistono da un bel pezzo ormai... Ora esistono solo i nuovi Edguy, decisamente rock oriented e, che vi piaccia o no, il loro personale giullare continuerà a zompettare di tavolo in tavolo sbeffeggiando chiunque gli si pari davanti, schivando anche l’ordine di capitolazione di Sua Maestà.




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