Approfittando della pausa presa dai suoi (e del grande Jim Peterik)  Pride Of Lions, il cui nuovo album è previsto per il 2012, il cantante Toby Hitchcock pubblica la sua prima opera solista “Mercury’s Down”. In realtà l’ugola d’oro americana ha semplicemente (hai detto poco) prestato la sua magnifica voce ai brani scritti e poi prodotti dall’artista svedese Erik Martensson, in evidenza per i suoi ottimi lavori con Eclipse e W.E.T. La collaborazione tra i due talentuosi musicisti da i frutti sperati, tanto che il CD è un’autentica perla di rock melodico, al passo con i tempi e perfettamente in grado di reggere il confronto con le opere più rilevanti del genere del passato.

Le atmosfere celestiali diffuse dalle tastiere si miscelano a riff impetuosi ed assoli vorticosi, decisamente hard rock, fondendosi  alla perfezione in uno stile godibilissimo, sempre fresco e coinvolgente. C’è molto del melodic rock classico, a questo vanno però aggiunte molte caratteristiche moderne ed un songwriting brillante ed ispirato, senza dimenticare ovviamente la fantastica prestazione vocale di Hitchcock. L’album si chiama così fuori dall’ordinario ed incanta regalando magia ed energia dall’inizio alla fine,  dalla travolgente opener “This Is The Moment”, sino alla conclusiva, trionfale, title-track “Mercury’s Down”. In mezzo tanta bella musica, tanti spunti interessanti , tanta classe sbandierata ai quattro venti come fosse la dote più comune di questo mondo. I fari sono puntati principalmente sulla voce e sulla coppia chitarra-tastiera ed ogni canzone nasconde qualcosa di irresistibile e magnetico che fa innamorare al primissimo ascolto, andando un po’ controcorrente rispetto alla norma, dato che in questo genere ci vuole di solito tempo per assimilare ed apprezzare a fondo i brani. “Mercury’s Down” è invece immediato e “spara” una cartuccia dietro l’altra, dall’ipnotica “Let Go” alla splendida ed emozionante ballad “One Day I’ll Stop Loving You”, capace letteralmente di far sognare ad occhi aperti, dalle magnifiche melodie di “Just Say Goodbye” agli assoli straripanti di “Summer Nights In Cabo”, dai riffoni hard rock della tiratissima “Tear Down The Barricades” ai ritornelli armoniosi e solenni di “A Different Drum”. Difficile una volta terminato l’ascolto del CD trovare canzoni sottotono, permangono solo sensazioni positive e la convinzione di un’opera di livello assoluto.

“Mercury’s Down” arriva quasi in punta di piedi ed esplode in un boato assordante che lascerà un lungo strascico dietro di sé. Il rock melodico ha un nuovo gioiello e noi abbiamo qualcosa in grado di deliziare le nostre orecchie. Chapeau, Mr. Hitchcock e Mr. Martensson.