The Zutons
You Can Do Anything

2008, Deltasonic
Rock

Recensione di Gaetano Loffredo - Pubblicata in data: 04/04/09

i ritorno da Los Angeles dopo un viaggio alla (ri)scoperta del proprio ego, i ragazzi di Liverpool riprendono il cammino discografico, riallacciano rapporti col rinomato produttore George Drakoulias (Johnny Cash e The Black Crowes tra gli altri) e danno alle stampe il nuovo album, cinquantacinque minuti di rock contaminato marchiati dalla Deltasonic Records, etichetta che li ha scovati qualche anno addietro. You Can Do Anything è il terzo lp della carriera, ma sono ben tredici i singoli rilasciati fino ad oggi incluso Always Right Behind You ed escluso l’imminente What's Your Problem, i brani punta di questa nuova produzione.  

Anche se parlare di “brani punta” è un po’ troppo, perché You Can Do Anything è a tutti gli effetti un disco di medio/basso profilo compositivo che pesca qua e là tra Steely Dan, Animals, Traffic e presenta qualche rimando alla Tom Petty, come nel caso della traccia sei, Don’t Get Caught.
Il talento pare esserci (Harder and Harder è un’opener centrata), la disinvoltura e la personalità vengono meno rispetto ai fuochi d’artificio delle mezzenotti trascorse… sarà mica questa sospirata influenza americana che invece di agevolare, ostacola?

Si salvano, infine, Bumbag e i due singoli indicati: tutto il resto si attesta ad un livello troppo basso per motivare l’esborso monetario, circa quindici euro, necessario per assicurarsi You Can Do Anything. I The Zutons ci avevano abituati a progettazioni ben più geniali, oggi sembrano una mera “contraffazione” di loro stessi. Speriamo si tratti soltanto di un passo falso.




01.Harder and Harder
02.Dirty Rat
03.What's Your Problem
04.You Could Make the Four Walls Cry
05.Family of Leeches
06.Don't Get Caught
07.Bumbag
08.Always Right Behind You
09.Put a Little Aside
10.Freak
11.Give Me a Reason
12.Little Red Door

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