Seven
Freedom Call

2011, Nuclear Blast
Heavy/Prog Metal

Recensione di Eleonora Muzzi - Pubblicata in data: 18/09/11

Appena messi sotto contratto da Nuclear Blast, i Seven, quartetto ceco molto famoso in patria, si preparano a pubblicare il loro nuovo full length. Uscito poco più di una settimana fa, "Freedom Call" è un album di heavy/prog alla Rage che va dritto al cuore dell'ascoltatore, con pochi fronzoli e tanta sostanza.

Quello che abbiamo tra le mani è un disco ricco di buoni spunti, gradevole sotto ogni punto di vista, estremamente eclettico (a volte, come vedremo, addirittura troppo). I Seven spaziano tra episodi estremamente heavy come la titletrack, tra l'altro piazzata come opener (non è del tutto errato definirla una traccia tritaossa, per quanto la parte heavy sia stemperata da linee vocali molto morbide), e brani più soft e melodici come "The Road", per regalarci verso il finale la classicissima power pallad, "Abandoned", che ammicca ad un metal melodico che ormai non esiste quasi più. Molto piacevole e particolare "Suicide Fall", uno dei pezzi migliori dell'album, che combina riff molto compatti e sostenuti con un ritornello estremamente melodico in modo abbastanza imprevedibile.

Parlavamo dell'eclettismo che permea questo album... Ebbene, è sempre piacevole ascoltare canzoni che non girano tutte attorno ad un unico riff ripetuto all'infinito, e lo è atlrettanto ascoltare album molto vari, che spaziano e incorporano vari elementi nel proprio sound. Tuttavia, quando questi iniziano ad abbondare, si rischia di perdere l'identità delle composizioni. È quello che accade ogni tanto su "Freedom Call", dove sono evidentissime le influenze dei Rage sui pezzi più heavy, così come sono palesi gli echi dei Mr. Big per quanto riguarda i pezzi più melodici ("Abandoned" non stonerebbe in una qualsiasi release degli americani). Per giustificare la leggera mancanza di personalità, possiamo dire che l'album è stato prodotto da Smolski dei Rage, quindi una certa tendenza a viaggiare verso lidi conosciuti può essere dovuta alla sua presenza (è innegabile che una figura come la sua tenda ad influenzare parecchio il risultato finale di qualsiasi collaborazione). In ogni caso, l'album si fa notare anche per la produzione di ottima qualità.

Nonostante i "difetti" sopra elencati, "Freedom Call" potrà essere apprezzato sia dai fan di un progressive metal non particolarmente orientato alla velocità supersonica, sia dai fan dell'heavy metal vecchia scuola che tuttora amano le grandi esplosioni melodiche che hanno scritto le pagine della storia del metal. Quindi, se siete alla ricerca di un buon metal melodico che lascia spesso spazio ad una certa "cattiveria", quest'ultima release targata Seven potrebbe tranquillamente fare al caso vostro.



01. Freedom Call
02. Brain Eater
03. Get It
04. The Road
05. So Scarred
06. Suicide Fall
07. Abandoned
08. Wild In The Night
09. The Joker
10. You Steal My Breath
11. To Hell
12. War Within

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