Se potessi disegnare un nuvoletta dei fumetti accanto al debutto degli ucraini Morton, non esiterei a riempirla di tante zeta che si diffondono come l’eco di Morfeo fino all’ultima vignetta.
“Come Read The Words Forbidden” non è altro che un articolo massificato, un disco di largo consumo che si affastella come la pasta di semola di grano duro sopra gli scaffali di un qualsiasi ipermercato. Un prodotto che si può trovare di qualsiasi forma e dimensione, consistenza e tempo di cottura, ma che non cambia mai ingredienti, e che solo un cuoco ispirato, nemmeno poi tanto bravo, affinando astuzia e fantasia, riuscirebbe a mascherarne l’insipidità facendo leva sulla genuinità e il gusto del condimento. Ecco, ai Morton non è passato nemmeno nell’anticamera del cervello di provare ad “ingannare” l’ascoltatore mischiando un po’ le carte, anzi, sembra quasi che l’abbiano fatto di proposito a confezionare un’opera stilisticamente raggrinzita come la bitorzoluta strega di Biancaneve.
Il disco d’esordio di questi giovani metallari dell’Est è un omaggio - chiamiamolo tale - all’heavy/power di matrice scandinava tanto in voga alla fine degli anni novanta, che riproposto oggi, con le stesse salse e dopo dieci anni, è digeribile come un hamburger avariato di un fast food di periferia. Tastiere invadenti e zuccherine, melodie di “primo pelo” e refrain accattivanti fanno da cornice a questo “Come Read The Words Forbidden”, che nulla aggiunge e nulla toglie all’ordine prestabilito del mondo. Un album ripetitivo, fuori moda e inadeguato come i festoni di Capodanno a Ferragosto.
Morton
Come Read The Words Forbidden
2011, AFM records
Power Metal
01. Calling For The Storm
02. Eaglemark
03. Brotherhood Of Light
04. Sleeping King
05. Losing Faith
06. We Are The Shades
07. Oblivion
08. Grimoire
09. Burning Prisoner
10. Werewolf Hunt
11. Black Witch
12. Azrael
13. Weeping Bell