Nightwish
Angels Fall First

1997, Spinefarm Records
Symphonic Metal

Recensione di Marco Belafatti - Pubblicata in data: 17/10/11

I Nightwish, per come li conosciamo oggi, sono la formazione symphonic metal più famosa al mondo, campione d'incassi con i suoi ultimi, acclamatissimi studio album “Once” (2004) e “Dark Passion Play” (2007). Eppure, dietro al successo di scala mondiale di questi cinque non più così giovani artisti, dietro ai milioni di copie venduti in ogni angolo del pianeta, dietro alle canzoni che hanno fatto commuovere e sognare interi eserciti di metalhead, c'è una storia che vale la pena di raccontare...

Forse non tutti sanno che, in tempi non sospetti, i Nostri portarono alla ribalta un genere, quello del metal melodico con voce femminile, che all'epoca non era nient'altro che uno sfizio riservato ad una manciata di band semi-sconosciute al grande pubblico (leggi The 3rd And The Mortal, Theatre Of Tragedy e The Gathering). Siamo nel 1996, nella piccola cittadina di Kitee, in Finlandia. La leggenda vuole che, attorno ad un falò, il tastierista Tuomas Holopainen decide di formare una band acustica chiamando a sé gli amici Emppu Vuorinen (chitarra) e Tarja Turunen, una giovane promessa del canto operistico. Nell'inverno dello stesso anno, il trio registra il primo demo omonimo della neonata formazione, imperniato su sonorità folk ed atmosferiche, ma ben presto si rende conto che la voce di Tarja non si adatta particolarmente a questo tipo di musica e decide di incorporare elementi tipici dell'heavy metal all'interno del proprio sound. Nel giro di qualche mese Emppu abbandona la chitarra acustica in favore di quella elettrica e il batterista Jukka Nevalainen si unisce alla band, che inizia a registrare il suo secondo demo, lo stesso che di lì a poco attirerà le attenzioni della Spinefarm Records. Il passo verso il contratto è brevissimo: sulla scia degli ottimi riscontri ottenuti dal singolo “The Carpenter”, la band pubblica per l'ormai celebre casa discografica finlandese (all'epoca nota per aver portato alla ribalta i connazionali Children Of Bodom) il suo primo full length, intitolato “Angels Fall First”. Per Tuomas e soci è subito successo: l'album dona ai Nightwish una buona fetta di pubblico e il gruppo comincia a scrivere il proprio nome nella leggenda del metal.

Le sonorità che caratterizzano il disco risentono solamente in parte dei traballanti esordi acustici: ora le influenze dei Nightwish spaziano dal più classico heavy metal (lo stesso Tuomas Holopainen si è fatto lo ossa suonando questo genere per parecchi anni prima di dare vita alla propria creatura) al power melodico degli Stratovarius, passando per le tradizioni della propria terra natia e la musica classica. Il trademark dell'opera sta tutto nella voce di Tarja, ancora acerba ma già dotata di un timbro riconoscibile (consideriamo il fatto che in quegli anni nessun'altra band aveva avuto la brillante idea di far cantare un intero disco ad una voce di stampo operistico), e soprattutto nelle tastiere di Tuomas, sempre alla ricerca della melodia perfetta, del più sfarzoso arrangiamento. Purtroppo, l'elegante mix che renderà inimitabile il sound della band non trova modo di concretizzarsi su “Angels Fall First”, e forse anche a causa di ciò il full length d'esordio dei Nightwish resta tuttora il capitolo più bistrattato nella discografia della band.

Tuttavia, in alcuni frangenti dell'album già si possono intravedere gli elementi che faranno la storia e la fortuna dei Nostri (in primis l'inossidabile ispirazione e la romantica vena poetica che pervadono ogni singolo testo del signor Holopainen). Come non ricordare, quindi, il romantico e tormentato duetto “Beauty And The Beast”, le energiche cavalcate power di “Astral Romance” e “Know Why The Nightingale Sings”, i flauti e le orchestrazioni sognanti di “Angels Fall First”, le conturbanti liriche di “Nymphomaniac Fantasia”, lo spirito fantasy di “Elvenpath”, le algide influenze folk della lunga suite “Lappi (Lapland)”, le misteriose fascinazioni orientali di “Tutankhamen”... Ogni nota e ogni pezzo del disco conservano il classico “fascino della prima volta”, e in essi affiorano sensazioni e ricordi cari ad ogni fan dei Nightwish che si rispetti.

A discapito degli innumerevoli difetti che lo contraddistinguono (tra cui l'inesperienza della maggior parte dei membri, unita alla mancanza di un vero e proprio bassista ed ai tremendi cori maschili ad opera di Tuomas, un “peccato veniale” che già dal prossimo disco ci verrà risparmiato), “Angels Fall First” rimane uno dei tasselli più importanti per capire a fondo l'evoluzione di un certo tipo di metal nato nella penisola scandinava sul calare degli anni '90, un lavoro autentico e affascinante nella sua incompiutezza.



01. Elvenpath
02. Beauty And The Beast
03. The Carpenter
04. Astral Romance
05. Angels Fall First
06. Tutankhamen
07. Nymphomaniac Fantasia
08. Know Why The Nightingale Sings
09. Lappi (Lapland)
      I: Erämaajärvi
      II: Witchdrums
      III: This Moment Is Eternity
      IV: Etiäinen

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