Tarja Turunen & Harus
In Concert - Live At Sibelius Hall

2011, earMusic
Classica

Recensione di Fabio Rigamonti - Pubblicata in data: 02/12/11

Non fraintendete: questo non è un nuovo parto discografico della carriera solista della celebre Tarja Turunen (ex vocalist dei Nightwish), né tantomeno un suo live album. Come il quartetto ci tiene fieramente a far notare, Tarja Turunen & Harus sono una band a tutti gli effetti - un po’ alla Florence + The Machine, se vogliamo - i cui membri sono Kalevi Kiviniemi all’organo, Marzi Nyman alla chitarra, Marku Khronn alle percussioni e, ovviamente, Tarja nel ruolo di cantante lirica. Insieme, i Nostri portano in giro per l’Europa uno spettacolo che pesca sì anche nel repertorio solista della Turunen pre-divorzio dai Nightwish (“You Would Have Loved This”), ma, soprattutto, nel folklore finlandese e nella musica classica, pur non disdegnando qualche capatina nel mondo musicale di Tuomas Holopainen (“Walking In the Air” - composizione originale di Howard Blake).

In Concert – Live At Sibelius Hall” è una registrazione (disponibile anche in formato DVD e blu-ray, oltre che nel classico formato discografico oggetto di questa recensione) che testimonia la varietà del repertorio messo in atto dalla band. Sulla carta, perlomeno. L’opera, difatti, mostra una serie di difetti piuttosto clamorosi, a partire dalla scarsa varietà e dinamica sonora che il concerto mette in piedi (perlopiù arie liriche sorrette esclusivamente dall’organo, e con una chitarra elettrica sparuta, occasionale e completamente fuori posto), per continuare con una capacità esecutiva dei musicisti forse troppo votata all’impeto dell’improvvisazione (i pastiche strumentali di “Avaruuskellot” e “Noel” hanno una costruzione ardita, per usare un eufemismo), sino a giungere ad un folklore finlandese che, in pratica, è una versione in lingua delle universalmente note strenne natalizie più celebri (“Maa On Niin Kaunis” è il nostro “Adeste Fideles”, “Jouluyö Juhlayö” “Bianco Natal”, e così via). Poi, due “Ave Maria”, una di seguito all’altra (la prima del compositore Luigi Luzzi, la seconda di gestazione originale della band), sono un azzardo in scaletta piuttosto eclatante, ne converrete. Per carità, “Walking In The Air”, con questa dilatazione e questo arrangiamento per organo e xilofoni, assume un connotato decisamente esotico, di matrice quasi “post” (la stessa placidità ambientale che ritroviamo anche in “Heinillä Härkien Kaukalon”), ma, per il resto, ci troviamo di fronte ad un disco decisamente ambiguo, come tutta la carriera post-Nightwish della buona Turunen, del resto.

Vedete, il problema fondamentale di questo live record è il suo essere opera che non è certo in grado di accontentare gli ascoltatori di musica classica (le cui orecchie sono abituate a ben altri livelli di espressività da soprano ed arrangiamenti assai più fini ed elaborati), né chi cerca un’evasione classica dai tipici ascolti maggiormente rock, magari sperando di sfruttare un certo effetto nostalgia che è bene non citare in questa sede (per scaramanzia, visto che, poco più sopra nella nostra homepage, facile che ci sia l’analisi dettagliata del più fervido "Imaginaerum" dei Nightwish - un'incredibile coincidenza quella dell'uscita contemporanea sul mercato delle due opere, non credete?).

Probabilmente, gli unici ascoltatori che usciranno autenticamente soddisfatti da “In concert – Live At Sibelius Hall” saranno gli hardcore fan della Turunen, i quali vedranno in questo inciso l’ennesima manifestazione discografica dell’estro e della versatilità della loro soprano preferita. Come feticcio, pertanto, certamente l’opera risulta perfettamente riuscita. Per tutti gli altri, invece... c’è sicuramente di meglio da acquistare nei dintorni di questo Natale in strepitoso avvicinamento, ve lo assicuro.



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