Simone Vignola
Going To The Next Level

2011, Black Cavia Records
Elettronica/Pop

Recensione di Alessandra Leoni - Pubblicata in data: 29/11/11

Simone Vignola è un giovanissimo polistrumentista - classe 1987 - che finalmente è giunto a pubblicare il proprio full-length di debutto, eccezion fatta per un EP edito nel 2009, intitolato "Going To The Next Level". Chi scrive trova che questo titolo ben si addica al fortunato periodo della carriera del giovane musicista campano, dato che in questo periodo è autore di numerosi concerti sparsi per l'Italia.


"Going To The Next Level" si presenta come un album scritto e suonato nella sua interezza dall'abile artista, a parte alcune parti di chitarra nella traccia "I Am Broken", ad opera di Mirko Nastri e Camy Reza. Tredici tracce dove il basso è il protagonista assoluto, e per gli amanti dello strumento questo non potrà che fare piacere, dato che molto spesso in gran parte delle band pop, rock e metal viene sacrificato nel mixaggio finale. Questo strumento si combina in maniera abbastanza convincente, come in "Chemical Body" o in "Time Is Flying Again", con delle basi elettroniche non banali, anzi, che risultano piuttosto piacevoli e ben curate. Questi due brani in particolare risultano anche piuttosto accattivanti e godibili nel complesso. Si può avvertire una certa energia e freschezza in tutto quest'album, come nella sognante e solare "Wanting", un'altra canzone particolarmente ben riuscita. Anche se, "Going To The Next Level" non è esente da qualche difetto, chiaramente comprensibile, trattandosi del primo lavoro completo a tutti gli effetti del Nostro. In primis, forse la scelta di fare un album di tredici tracce con questo tipo di composizione, alla lunga può stancare l'ascoltatore, anche perché alcuni brani tendono ad essere dei riempitivi, non avendo l'alchimia giusta per diventare totalmente convincenti. Si prendano come esempi la titletrack "Going To The Next Level", oppure "Routine" o "I Just Don't Wanna Miss You". In generale, la seconda parte del disco sembra essere meno convincente, dato che brani più decisi e più coraggiosi come "Can't Wait Anymore" si posizionano nella prima parte del full-length. Un altro piccolo appunto si può fare al cantato in inglese, ma non è nulla che non si possa risolvere con un po' di esperienza e di pratica: si può migliorare un po' la pronuncia, benché nel cantato si ammetta una certa distorsione delle vocali e di certi suoni, e la forma dei testi, come in "All My Needs". Tuttavia, risultano comunque errori risolvibili con un po' di sana esperienza.


Nel complesso, Simone Vignola è stato in grado di confezionare un discreto full-length. Certo, non è proprio immediato e di facile assimilazione, anche se alcuni brani non vi lasceranno indifferenti, pur essendo affiancati da pezzi meno potenti. Nel complesso, è un lavoro convincente, a tratti proprio di qualità e gradevole. Data anche la giovane età dell'artista in questione, sicuramente c'è ancora tempo per crescere, migliorare ed affinare la propria proposta.





01. Chemical Body
02. Time Is Flying Again
03. All My Needs
04. Can't Wait Anymore
05. Love Song
06. Routine
07. Still Life
08. Waiting
09. I Am Broken
10. FAQ
11. I Just Don't Wanna Miss You
12. Colours
13. Going To The Next Level

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