Erase
May I Sin?

2011, Buil2Kill Records
Metalcore

Recensione di Andrea Mariano - Pubblicata in data: 26/12/11

Da Alessandria con furore metalcore. Gli Erase si presentano in questa ultima tranche del 2011 col proprio primo full-length “May I Sin?”, disco ricco di energia e buoni spunti che sin dai primi attimi mettono in luce le potenzialità di questa giovane band.

I Nostri imbastiscono le proprie fondamenta nel metalcore e hardcore più canonico, tentando tuttavia di impreziosire queste influenze con una ricerca melodica in grado di estendere i confini d'ascolto anche verso chi abitualmente non si avvicina al genere di base proposto: “Another Day”, dove le clean vocals non vengono soffocate dal robusto comparto ritmico, risultando quindi molto ben bilanciata e godibile, mentre “My Mirror” conserva una generale violenza e ruvidezza che si addolcisce (coi dovuti limiti del caso) solo in occasione del ritornello con ritmiche un po' più distese.

Gli Erase sembrano non accennare a togliere il piede dall'acceleratore neppure per un istante, soprattutto quando ci si imbatte nei brani più feroci ed aggressivi come “Ripper Inside”, dove i colpi di batteria possenti e pesanti rubano la scena al resto, ma soprattutto “Lover”, il pezzo più costantemente aggressivo e violento di “May I Sin?”. Un momento di relativa calma sembra arrivare con “Demons”, anche quando sembra incattivirsi risulta tuttavia la più “pacata” dell'intero lotto. Le ultime due tracce, “Always Faithful” e “My Own Creed” sono le più canoniche dell'album, ben arrangiate, ben suonate e che potrebbero aver maggior probabilità di esser messe in rotazione dalle radio di genere, ma sono al contempo le meno rappresentative del gruppo alessandrino.

Tutto bene quindi? Sì e no. Benché la bravura dei quattro sia palese, i tentativi di fondere un certo gusto per la melodia orecchiabile con l'aggressività granitica che il genere di partenza impone sono ancora troppo timidi e poco sfruttati. Inoltre, è sempre in agguato una certa ripetitività durante l'ascolto dei vari brani: nulla di traumatico od eccessivo, ma con un po' più di lavoro sugli esperimenti accennati poco sopra il disco avrebbe sicuramente giovato di una freschezza ancor maggiore.

Nonostante queste “pecche di gioventù”, gli Erase si dimostrano una band dal buon potenziale, spiccando per la buona tecnica mostrata e per le interessanti (seppur appena accennate) soluzioni che, maggiormente sviluppate in futuro, potranno produrre risultati ancor più convincenti.





01. Ashes And Sinners
02. Another Day
03. No More Life
04. I Can't Believe In Nothing
05. My Mirror
06. Ripped Inside
07. Lover
08. Demons
09. Always Faithful
10. My Own Creed

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