Above The Tree & The E-Side
Wild

2012, Locomotiv Records
Elettronica/Ambient

Recensione di Fabio Rigamonti - Pubblicata in data: 03/02/12

Scorrendo la discografia di Marco Bernacchia in arte Above The Tree, artista sonoro-visivo già attivo con Gallina e M.A.Z.C.A, si intuisce come il Nostro sia naturalmente propenso alla collaborazione, tra split-album (nel 2008, con i Musica Da Cucina) e partecipazioni a dischi di collettivi di etichette (“Minimal Love” del 2009). Oggi, per questo “Wild”, l’innesto è con Matteo Sideri, uomo dedito ad elettronica e percussioni che fornisce la “E-Side” del disco.

Nasce, quindi, un’opera in cui la commistione di blues, world music e folk operata da Bernacchia (che indossa sempre una maschera da gallina nelle sue apparizioni artistiche) si abbraccia naturalmente al gelido silicio dei synth ed al calore delle percussioni di Sideri (che indossa, viceversa, una maschera da panda) generando un’opera strumentale, lounge nelle sue velate intenzioni, e che ha nelle sabbiosità dei deserti del Grand Canyon americano e dell’Africa il suo cuore pulsante. E’ oltremodo interessante sentire questa fusione all’opera nell’iniziale “On The Road”, brano dall’atmosfera depechemodiana, con quella chitarra elettrica sgangherata e blues, ed ancora più entusiasmante sentire questi echi unirsi, quasi senza soluzioni di continuità, a ritmi dance e venature di world music, siano essi richiami tribali (“W China”), oppure archi country che si scambiano con ritmi indiani sciamanici (“Safari F.C.”).

Purtroppo, il disco risulta estremamente interessante nella miscela, quanto scarsamente diversificato nel quadro sonoro d’insieme, con un calo di attenzione vistoso che interviene su “Bunga Bu” (che, nelle soluzioni, ricorda la precedente “W China”) e che si mantiene protratto fino alla conclusione di “Somewhat Like Blues”, dove l’azzeramento dell’elettronica sostituita da un vocalizzo blues torna a riaccendere l’entusiasmo nei confronti dell’inciso.

E’, in fondo, la classica questione di opere di questo tipo, perfette per la sonorizzazione dei più lounge dei Buddha-bar ma scarsamente interessanti per coloro che non sono affini a questa tipologia di musica d’ambienza; tuttavia, Above The Tree & The E-Side possiede un quid non indifferente, ovvero il potere dell’evocatività e, se vogliamo, dell’alchimia musicale che, indubbiamente, tra le pieghe di questa musica ordinatamente selvaggia si riesce a percepire. Potreste, insomma, scoprirvi inaspettatamente ben inclini ad intraprendere questo safari sonoro e decisamente meno annoiati rispetto a quanto le premesse musicali lascerebbero supporre, diviene, pertanto, assolutamente lecita una prova.



01. On The Road
02. W China
03. Safari F.C.
04. Bunga Bu
05. Svezia
06. Birds Fobik town
07. Winter Queen
08. Somewhat Like Blues

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