Blessed By A Broken Heart
Feel The Power

2012, Rude Records
Hard & Heavy

Recensione di Daniele Carlucci - Pubblicata in data: 29/01/12

Abbiamo conosciuto i canadesi Blessed By A Broken Heart nel 2004, anno in cui è stato pubblicato il loro debutto discografico “All Is Fair In Love And War”, ma l'impennata nella loro carriera c'è stata nel 2008 con l'uscita di “Pedal To The Metal”, album che ha creato interesse e attenzione attorno alla band. Da allora l'attività live in giro per il Globo è stata quasi incessante e li ha portati a spalleggiare anche gruppi del calibro di Judas Priest e Megadeth.

Feel The Power”, il terzo disco della formazione nord-americana, vira deciso verso l'hard rock degli anni '80 e questo viene miscelato in uno strano contenitore assieme al metalcore; la proposta musicale dei Blessed By A Broken Heart è particolare e alterna cori catchy di ampio respiro (alla Def Leppard) a riff serrati ed assoli funambolici, in cui emergono tutte le doti tecniche del chitarrista solista Sean Maier. Se nella prima parte del CD questa formula sembra funzionare, man mano che si prosegue nell'ascolto i brani perdono freschezza compositiva risultando meno efficaci e coinvolgenti. “Shut Up And Rock!” è la tipica canzone da “party rock”, festosa e casinista, “Love Nightmare” punta tutto su riff di tastiera nevrotici e sulla melodia dei refrain, “Forever”, armoniosa e travolgente, è forse la canzone nel complesso più riuscita dell'intero platter, ma da qui in avanti ai Blessed By A Broken Heart si sgonfiano le gomme: “Rockin' All Night”, “Scream It Like You Mean It” e “Sleepless Nights”, ad esempio, sono scariche e non hanno più il mordente delle tracce di apertura e a questo aggiungiamo anche una mielosa ballad (“I've Got You”) che sembra scritta più da una boy band che da una formazione hard & heavy. Curioso inoltre notare come il gruppo abbia cambiato look, una volta decisamente glam, accostando ora alla propria musica una sorta di immagine cyberpunk da post-apocalisse.

Il ritorno dei BBABH è tra luci ed ombre, l'inizio di “Feel The Power” è positivo, ma poi tradisce un po' le aspettative a causa di una seconda parte non all'altezza (in cui si fa apprezzare davvero solo “Innocent Blood”). Il terzo lavoro della band canadese non è da buttare via, chiariamo, però non convince appieno: ai Blessed By A Broken Heart rimane il colpo in canna e per il definitivo salto di qualità bisognerà aspettare ancora.



01. Deathwish
02. Shut Up And Rock!
03. Love Nightmare
04. Forever
05. Thunderdome
06. Holdin' Back For Nothing
07. I've Got You
08. Rockin' All Night
09. Scream It Like You Mean It
10. Skate Or Die
11. Innocent Blood
12. Sleepless Nights

Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool