Blind Guardian
Memories Of A Time To Come

2012, Virgin/EMI
Power Metal

Un "best of" di cui nessuno sentiva la necessità può trasformarsi in un guilty pleasure?
Recensione di Fabio Petrella - Pubblicata in data: 14/02/12

Che i Blind Guardian abbiano perso un po' di fantasia dopo l'uscita di quel bellissimo “A Night At The Opera” che si concludeva in un fatale presagio con la mirabolante suite “And Then There Was Silence” non è mistero per nessuno. Per completare il trekking estremo lungo le creste e i magici sentieri oltre lo specchio, Hansi Kürsch e soci hanno ben pensato di onorare la loro attività ultraventennale (segnata da album che sono passati alla storia) con un best of di cui nessuno sentiva il bisogno. Già, perché quella cantata dai tedeschi è una storia infinita che non può essere spezzettata o suddivisa in frammenti estrapolati dai vari capitoli, ma va assorbita integralmente e con devozione, come una sacrilega Bibbia.

“Memories Of A Time To Come”
è un doppio cd contenente 16 tra i più famosi brani dei bardi di Krefeld per l’occasione re-mixati (tranne “Sacred Worlds”) e ri-registrati, come nel caso esclusivo di “Valhalla”, “The Bard's Song (The Hobbit)” e di “And Then There Was Silence”. Dell’album è disponibile anche una deluxe edition che comprende un terzo disco con le vecchie canzoni provenienti dalle demo della band quando ancora si chiamava Lucifer's Heritage. Dunque, non possiamo parlare di un classico best of senza anima e scopo ma nemmeno di un moderno “The Forgotten Tales”, che riprendeva in maniera acustica i grandi cavalli di battaglia dei tedeschi fino a “Imaginations From The Other Side” insieme a diverse cover. Per un fan incallito resistere alle lusinghe dei Blind Guardian - seppur conscio della trappola a cui va incontro – è un’impresa difficile (così è stato per me e immagino anche per molti di voi che mi date l’onore di leggere queste frivole righe). E si sa anche che, come scriveva Oscar Wilde, l'unica maniera di liberarsi da una tentazione è cedervi. E io ho ceduto e in “Memories Of A Time To Come” ci sono caduto con tutte le scarpe. L’impressione, fin da subito, è che questa atipica raccolta non aggiunge granché al lavoro compiuto finora dai nostri paladini preferiti. È come se un artigiano avesse smerigliato e lucidato un mobile senza che ce ne fosse il bisogno. E in alcuni casi, a dirla tutta, questa smaniosa voglia di carteggiare le superfici ha spogliato le canzoni del loro antico colore. Una su tutte l’ammaliante “Nightfall”, che è stata privata dei tanto seducenti controcori. Un delitto premeditato. D’altro canto però c’è da dire che alcuni brani, mi viene in mente ad esempio la primigenia “Majesty”, hanno sì goduto del restauro e ascoltarli in una versione dotata di più cavalli non è per niente male. Stesso discorso per la leggendaria “The Bard’s Song (In the Forest)” che trova finalmente la sua dimensione orchestrale. Ovviamente le tracce che più ingolosiscono sono quelle ri-registrate. “Valhalla” e “The Bard’s Song (The Hobbit)” sono state tirate a nuovo: potenti, dinamiche e dai suoni freschi colpiscono per l’esaltazione del loro carattere incisivo. In ultimo, come un rubino all’estremità dello scettro di un re, ci appare tra le fiamme di Troia la vanagloriosa “And There Was Silence”, cimelio del mai troppo compreso “A Night At The Opera”, punto di massima espansione morale e materiale dei Blind Guardian che proprio per la sua endemica sfacciataggine non è mai stato apprezzato fino in fondo. La suite, strappata dal suo eccesso originale, è la vetta che si addice alla montagna che sovrasta e nel bagliore dei suoi ghiacci, lucenti come rasoi, ne rispecchia pregi e difetti.

Non sarò di certo io a stabilire il valore reale di “Memories Of A Time To Come” e probabilmente nessuno, vuoi per cecità o per incorruttibile fedeltà verso ciò che è stato, sarà mai in grado di farlo con onestà. Quello che so è che i Blind Guardian appaiono disillusi e che dopo aver camminato a lungo ci offrono un ritorno al passato, un tuffo dentro memorie mai sbiadite, come a volerci ricordare chi sono e quello che hanno fatto. Ed è solo per questo che dobbiamo accontentarci del presente.




CD1

01. Imaginations from the Other Side *
02. Nightfall *
03. Ride into Obsession *
04. Somewhere Far Beyond *
05. Majesty *
06. Traveler in Time *
07. Follow the Blind *
08. The Last Candle *

CD2

01. Sacred Worlds
02. This Will Never End *
03. Valhalla **
04. Bright Eyes *
05. Mirror Mirror *
06. The Bard’s Song (In the Forest) *
07. The Bard’s Song (The Hobbit) **
08. And Then There Was Silence **

CD 3 (Deluxe Limited Edition)

01. Brian ***
02. Halloween (The Wizard’s Crown) ***
03. Lucifer’s Heritage ***
04. Symphonies of Doom ***
05. Dead of the Night ***
06. Majesty
07. Trial by the Archon
08. Battalions of Fear
09. Run for the Night
10. Lost in the Twilight Hall
11. Tommyknockers
12. Ashes to Ashes
13. Time What is Time
14. A Past and Future Secret
15. The Script for My Requiem

* Remixed 2011
** Re-recorded 2011
*** Re-worked 2011

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