Kill Matilda
I Want Revenge

2011, Autoproduzione
Punk Rock

Recensione di Eleonora Muzzi - Pubblicata in data: 08/02/12

Joan Jett incontra i Sex Pistols. Potrà sembrare un paragone azzardato, ma è la prima cosa che viene in mente ascoltando “I Want Revenge” dei giovani canadesi Kill Matilda: un punk rock duro, puro, senza fronzoli, lontanissimo dalle contaminazioni mainstream che si sentono in radio. Non aspettatevi, quindi, qualcosa di simile ai Blink-182 o ai connazionali Sum 41; i Kill Matilda veleggiano verso uno stile più hardcore con un tocco di melodia dovuta alla voce femminile.

Rendiamo chiara fin da subito una cosa: “I Want Revenge” è un disco divertente. Nel senso che, sul serio, fa ridere. Causa scoppi incontrollati di ilarità, mette allegria, raddrizza giornate iniziate storte e finite pure peggio. Come? Con un mix di testi che incitano all'ultraviolenza al limite del pulp e la musica che di per sé costringe chiunque sia all'ascolto a muovere almeno un piede sotto la scrivania al ritmo martellante della batteria, prima o poi, ci si ritrova a canticchiare assieme alla vocalist. “I Want Revenge”, ovviamente, non si limita ad essere divertente nel senso stretto della parola. Sì, intrattiene, lo fa in maniera abbastanza ironica, ma è inutile negare che la prima parte dell'album sia degna di una certa considerazione. Attraverso ispezioni più o meno frequenti al di là del confine con l'hard rock, “I Want Revenge” guadagna qualche punto a suo favore sul fronte della varietà all'interno dei dieci brani in scaletta.

Purtroppo, però, c'è da dire che per quanto la prima parte del CD sia effettivamente ben fatta, musicalmente molto valida e decisamente divertente, come detto poche righe più su, la seconda perde parecchio. C'è un sostanziale rallentamento dei ritmi, le musiche si fanno via via più banali e scontante, con una certa tendenza a ricordare brani di altri artisti di qualche anno fa. Anche la qualità stessa del suono cala. Per spiegarla con un esempio piuttosto visivo, si può dire che “I Want Revenge” somigli ad una lattina di una qualunque bibita gassata che potete trovare in un qualsiasi bar. Se la agitate per bene, una volta aperta sarà una piccola granata liquida e appiccicosa, forse fredda. Insomma, farà un bel botto! Ma la bibita rimasta nella lattina avrà perso la maggior parte dell'anidride carbonica e non garantirà più il suo tipico gusto.

Se “Zombie Apocalypse”, “I Want Revenge” e la splendida ed energica “Geisha With A Switchblade” fossero state bissate nella seconda parte del full-length (pesantemente sottotono se messa a confronto con la prima), si sarebbe potuto parlare di un discreto disco, ma l'inaspettato calo di qualità inficia la resa di queste stesse canzoni, inizialmente piacevoli e divertenti. Purtroppo la noia diventa la regina incontrastata di questo esordio che, con un po' più di attenzione e cura per il dettaglio avrebbe avuto tutte le carte in regola per conquistarci.





01. Zombie Apocalypse
02. Already Dead
03. I Want Revenge
04. Geisha With A Switchblade
05. No Shame
06. The People VS.
07. Pomegrenate
08. Law Abiding Citizens
09. PBJ
10. Test Drive Of Neurotica

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