Awakening Sun
Sold Out

2012, Autoproduzione
Thrash

Recensione di Eleonora Muzzi - Pubblicata in data: 16/03/12

Dalla fredda Lituania con furore giungono gli Awakening Sun, armati di tutto punto con un debut album esplosivo. Arrivato alla pubblicazione del primo full-length senza passare per le forche caudine di demo o EP di presentazione, a inizio 2012 il quartetto nordico manda nei negozi un'autoproduzione intitolata “Sold Out”, contenente un totale di dieci pezzi di thrash metal dalle forte influenze death alla Behemoth, soprattutto per quanto riguarda la voce. Ma vediamolo più nel dettaglio.

Già dal primo ascolto ci si rende conto che la band con cui avremo a che fare per i prossimi 50 minuti scarsi è composta da ragazzi giovani. Il sound è piacevole e il mix delle varie influenze risulta ben amalgamato, ma ancora acerbo. Manca ancora quella presa di coscienza delle proprie capacità compositive che contraddistingue band con più esperienza. Ciò non toglie che i brani qui presentati siano di discreta fattura e di un certo impatto: l'alternanza quasi continua di pezzi molto veloci, più tendenti al lato death della proposta dei lituani, a brani più lenti e cadenzati, che strizzano un po' l'occhio ad un certo thrash metal di matrice tedesca, mantiene l'attenzione dell'ascoltatore a livelli accettabili per tutto l'arco temporale coperto dall'album.

Alcune canzoni, come l'opener “Brutal War”, “Tomorrow Might Never Come” e “Impostors” dimostrano come questa giovane band abbia alcune buone carte in mano da giocare. A livello compositivo, queste sono le tre tracce più mature, quelle col sound più personale e ben riconoscibile. Sulla stessa falsariga troviamo “Chimera” e “Awaken The Sun”, due brani con qualche tocco core qui e lì, molto interessanti anche questi, benché meno maturi e più tendenti all'imitazione di artisti che fanno parte del bagaglio di ispirazione della band.

Come detto in precedenza, “Sold Out” è un album esplosivo, ricco di cattiveria e rabbia quanto basta per tirar fuori del buon thrash metal, con la giusta dose di carica che sul versante live non fa mai male. Purtroppo però il disco non decolla mai del tutto. Con tutti i buoni spunti e i momenti decisamente interessanti, purtroppo non riesce mai a spiccare il volo e a innalzarsi verso le vette che ogni band vorrebbe raggiungere con la propria musica. Brani come “Own Master” e “Blind Sheep”, non riusciti e completi come quelli citati in precedenza, abbassano notevolmente il livello generale di “Sold Out”, che riesce a strappare una sufficienza risicata in virtù di quel poco di buono che resta di buono negli altri brani. Un po' di attenzione in più e questo album avrebbe guadagnato numerosi punti, su tutti i fronti...





01. Brutal War
02. Own Master
03. Tomorrow Might Never Come
04. Blind Sheep
05. No More Blood
06. Impostors
07. Whirl Of Death
08. Chimera
09. Under Control
10. Awaken The Sun

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