Recensione a cura di Monica Manghi
"A Kind of Blues" è un titolo che spiega perfettamente cosa aspettarsi da questo nuovo album di Lilith and The Sinnersaints. Dopo l'esordio del 2008 con The Black Lady and The Sinnersaints, l'ex-voce dei Not Moving, Rita Oberti, decide di cambiare nome in Lilith e di continuare la collaborazione con i Sinnersaints. La carriera di Lilith, dopo essere stata una delle protagoniste della scena rock italiana negli anni '80, ha intrapreso una carriera solista e ha virato verso un genere più pop e blues.
Oggi propone questo nuovo lavoro ispirato ad un capolavoro di Miles Davis, "Kind of Blue" composto da undici brani fra composizioni originali e cover. Fra tutte spicca una nuova versione di "La Notte" un classico di Adamo degli anni '60, "Ghetto" degli Statuto e "Baron Samedi" dei Not Moving. I brani originali sono tutti di carattere e combinano melodia italiana e jazz, da "Lo Faccio Per Te" scritta da Nicola Faimelli a "Jimmy Il Portento" in collaborazione con Pier Adduce dei Guignol e "Mr Know It All" un pezzo rock ‘n' roll scritto a quattro mani con Luca Giovanardi dei Julie's Haircut e Ferruccio Quercetti dei Cut. Chiude "Love in Vain" di Robert Johnson rivista e rivisitata secondo lo stile di Lilith.
"A Kind of Blues" è un lavoro dall'animo profondamente artistico, adatto ai cultori della musica, a chi ama sperimentare l'ascolto di cose alternative, dove si sono incontrati il talento dei musicisti e di una cantante di alto livello.