Drawn And Quartered
Hail Infernal Darkness

2006, Moribund Records
Death Metal

Recensione di Stefano Risso - Pubblicata in data: 08/04/09

In un anno decisamente prolifico per quanto riguarda le nuove uscite death metal, un posto particolare deve essere riservato agli americani Drawn And Quartered, formazione con più di dieci anni di carriera alle spalle, che continua a produrre lavori di buonissimo livello a cui è sempre mancato quel quid in più per poter essere annoverata fra le principali band della scena statunitense.

Purtroppo anche questo Hail Infernal Darkness non permetterà ai nostri di ampliare notevolmente il proprio bacino d'utenza, dal momento che i quattro procedono imperterriti per la propria strada, interrotta due anni fa con Return Of The Black Death. Un cammino all'insegna dell'intransigenza e della pura dedizione alla causa death metal, quello più malsano e brutale, condotto con una notevole padronanza tecnica ed esecutiva. Violenza inesorabile e incontrollata ben lungi dall'essere gettata contro le nostre orecchie in maniera approssimativa, condotta sempre attraverso un'attenta regia protesa a creare atmosfere sulfuree e fangose, in cui i diversi frangenti che compongono i pezzi sono sempre ben bilanciati, riuscendo ad esprimere nello stesso tempo un grandissimo impatto unito ad un songwriting lineare, pulito ma mai scontato. Ai nostri non interessa infarcire i propri brani con partiture ultratecniche e divagazioni strumentali "fuori programma", i Drawn And Quartered rimangono fedelissimi ai canoni, riuscendo nell'impresa di non suonare come una pallida fotocopia di formazioni più blasonate, ma infondendo comunque un tocco di classe che rende Hail Infernal Darkness un disco ricco di momenti esaltanti in cui è facile soprassedere alla mancanza (inevitabile) di innovazione.

Ma perchè farsi troppi problemi quando ad accoglierci si trova un'opener come Procession Of Pain? Una traccia formalmente perfetta e completa in ogni sua parte, un piccolo manifesto delle grandi capacità dei nostri; melodie morbose, assoli fulminanti, sfuriate impetuose e un vocione gutturale da far stringere il cuore agli appassionati, così monocorde e basso, ma a mio avviso perfetto per la musica suonata. Un disco che propone, nella prima metà della tracklist, autentiche piccole perle di death/brutal old-school, come Genocide Advocary (provate a non fare headbanging al primo improvviso rallentamento) o la straripante title-track Hail Infernal Darkness, così violenta e catchy (ovviamente per chi è avvezzo a queste sonorità..eheh...). Da applausi la coppia seguente, formata da Blood Of A Million Martyrs e Throne Of Desolation (Befouling The Scriptures), in cui la prima segue il corso delle precedenti canzoni, secondo lo schema vincente accelerazione bruciante/break spezza collo, la seconda invece mostra il lato più cupo dei Drawn And Quartered, accompagnandoci in un mood oscuro grazie alla monolitica contorsione dei riff iniziali e un incedere doomeggiante pronto ad esplodere quando meno ve lo aspettate. Sfortunatamente non si riscontra la stessa qualità con la seconda parte dell'album, dove i nostri ricadono nel trademark che li ha accompagnati in un po' tutta la carriera: buone canzoni ma che non lasciano il segno, altalenanti e non perfettamente bilanciate. Si tratta comunque di brani più che dignitosi, ma che minano inevitabilmente un disco fin qui davvero ineccepibile. Eccezion fatta per la conclusiva Nightghoul Of The Graveyards, sicuramente una delle migliori death metal song che abbia ascoltato dall'inizio dell'anno, sempre potentissima ma con una vena epica fino ad ora mai così in primo piano.

Probabilmente il disco migliore mai prodotto dai Drawn And Quartered, una band che purtroppo sembra essere destinata a calcare le seconde linee della scena anche dopo questo Hail Infernal Darkness. Il mio consiglio è di non farvi scappare questo lavoro, un dischetto in cui sono riversate tonnellate di passione e capacità tecniche invidiabili. Non fatevi ingannare dal voto (comunque molto buono), se siete amanti del genere e cercate musica estremamente violenta suonata intelligentemente, questo è il disco che fa per voi.



01.Procession Of Pain

02.Genocide Advocary

03.Hail Infernal Darkness

04.Blood Of A Million Martyrs

05.Throne Of Desolation (Befouling The Scriptures)

06.Suffer A Traitor´s Fate

07.Escape To Cremation

08.Bind, Torture, Kill

09.Nightghoul Of The Graveyards

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