Black Flame
Torment And Glory

2004, Eerie Art Records
Black Metal

Recensione di SpazioRock - Pubblicata in data: 09/04/09

Recensione a cura di Mario Munaretto

Torment and Glory è il secondo full-length della black metal band piemontese Black Flame, il primo realizzato per una casa discografica. I Black Flame vengono formati nei primi mesi del 1999 da Cardinale Italo Martire, chitarra e voce, e Serpentrax, basso. Con l’arrivo dopo poco tempo di m:A Fog alla batteria, la line-up viene completata e la band produce nel 2001 il demo Welcome e l’anno successivo quello intitolato Orgiastic Funeral, per arrivare poi al vinile sette pollici From Ashes I'll Reborn e all’album autoprodotto del 2003, intitolato The Third Revelation. Il disco è stato registrato e mixato negli One Voice Studios di Chivasso, in provincia di Torino, dal gruppo stesso con l’aiuto di Daniele Giordana. L’impegno profuso in fase di produzione ha dato degli ottimi frutti e la conferma arriva dai suoni molto puliti e ben equalizzati di cui gode tutto l’album, fatto questo da tenere indubbiamente in considerazione rispetto alla media delle proposte che escono dall’ambito musicale estremo.

Il full-length si apre con un parossistico suono di archi, si tratta della breve intro del primo brano intitolato In Nomine Gloriae, un pezzo che ti aggredisce fin dal primo ascolto con il suo tiro micidiale, che esibisce insieme a sonorità prettamente black metal una forte influenza thrash. Il suono è violento, ferale, con la voce di Cardinale Italo Martire che si erge, impregnata di un odio atavico e primordiale, sulla devastante sezione ritmica. Il drumming potente e preciso di m:A Fog spazza via tutto il fronte nemico come se fosse una batteria campale, mentre le sue progressioni micidiali e gli incastri chirurgici vengono supportati da robuste linee di basso, finalmente messe in evidenza in una produzione black metal. Il riffing è sempre granitico e spigoloso, capace però di concedersi nella parte finale ad un assolo nervoso e incalzante.

Il secondo brano Winds Ov Flagellation è un unica e monolitica sfuriata sonora, che piomba sui padiglioni auricolari dell’ascoltatore come un bombardiere a tuffo Stuka si getterebbe in picchiata sul suo obiettivo. Burn With Me! è un pezzo cadenzato, un’esaltante marcia vittoriosa, che gode appieno nella sua struttura della compattezza del riffing crudo e tagliente di Cardinale Italo Martire, capace di impreziosire il suo lavoro chitarristico con passaggi e assoli che riconducono alle lezioni di mostri sacri del thrash, Slayer in primis. La quarta traccia From Ashes I’ll Reborn possiede invece la capacità di lasciare chi ascolta in precario equilibrio sul ciglio di un abisso senza fondo: le geometrie sonore disegnate dagli innumerevoli cambi tempo mantengono alta la tensione tra stacchi, ripartenze e progressioni.

Un breve e malinconico arpeggio di chitarra mescolato a rumori bizzarri, simili a quelli prodotti dallo scavare un fossa, da l’inizio all’assalto sonoro portato da Orgiastic Funeral. Il pezzo è velocissimo, pesante, dotato di un riff portante molto intenso e drammatico, non concede tregua fino ad un cambio tempo che apre al recitato in latino del cantante, ma è solo un’ illusione, si tratta solo di un momento e il brano riparte trascinato dalla linea di chitarra per poi accelerare su grandiosi pattern di batteria, a dir poco letali. Introdotto da un’enigmatica litania, Wounded Torment è un mid-tempo cadenzato, pesante, sostenuto da un riffone thrasheggiante, mentre la seguente O:B:F è una strumentale capace di evocare atmosfere da incubo, a limiti della sofferenza claustrofobica. L’attacco finale di Torment and Glory con conseguente colpo di grazia definitivo è portato dall’accoppiata …The Other Face Ov Hell, che ricalca il massacro sonoro delle prime due canzoni, e My World…My Purgatory, con la seconda presente come bonus track solo sull’edizione cd dell’album.

Torment and Glory è un album potente, diretto e immediato nella sua furia nichilista, travolgente nel volume sonoro che i Black Flame riescono a sviluppare, mostrando una preparazione tecnica di tutto rispetto, tra le quali spicca l’impressionante prestazione del batterista m:A Fog, che visto all'opera sulle pelli dal vivo, dimostra di essere un’autentica macchina da guerra. L’alchimia vincente dell’album scaturisce quindi dall’innestare sulla matrice musicale di impronta prettamente raw black metal, quelle partiture ed arrangiamenti tipicamente ora death ora in puro thrash old-style, con quest’ultimo molto presente negli assoli slayeriani e nei sublimi pattern di batteria. Tutto questo per alcuni non dirà niente di nuovo o di originale, ma sono il modo e soprattutto l’attitudine con cui i Black Flame suonano che mi hanno colpito e sono certo che Torment and Glory non deluderà un’ampia schiera di adepti della fiamma nera, dai più integralisti ed ortodossi fino ai palati più fini. Da ascoltare!



01.In Nomine Gloriae

02.Winds Ov Flagellation

03.Burn With Me!

04.From Ashes I’ll Reborn

05.Orgiastic Funeral

06.Wounded Torment

07.O:B:F

08....The Other Face Ov Hell

09.My World…My Purgatory

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