Holy Moses
Agony Of Death

2008, Wacken Records
Thrash

Recensione di SpazioRock - Pubblicata in data: 31/10/08

Recensione a cura di Mario Munaretto

Nuova uscita per gli immarcescibili Holy Moses, capitanati come sempre dalla carismatica Sabina Classen. La band di Aquisgrana è contemporanea ai soliti grandi nomi del thrash di stampo teutonico, quali Kreator, Sodom e Destruction, ma non è mai riuscita ad assurgere allo stesso livello di notorietà. Sebbene abbiano partecipato alla creazione dell’allora nascente scena tedesca, gli Holy Moses, ai tempi fondati dall’ex-marito della Classen e ora produttore di fama Andy Classen, sono rimasti confinati tra i nomi dell’ondata dei second comers come Death Row, Exumer, Mekong Delta e Assassin.

Ancora oggi, nonostante abbiano sulle spalle una discografia di un certo spessore, tra cui spiccano piccole perle come Finished With Dogs e The New Machine of Liechtenstein, probabilmente hanno raccolto meno di quanto seminato nella loro ultraventennale carriera, contando anche le uscite sotto il monicker Temple of The Absurd. Segno distintivo degli Holy Moses è da sempre la possente voce della Classen, in grado di dare dei punti alla maggior parte dei cantanti in ambito metallo estremo, ascoltare per credere.

Agony of Death persegue fino in fondo gli stilemi tipici della band e del thrash metal germanico, non si sposta di un millimetro, il tutto è ben suonato, ben prodotto e gode della collaborazione di una pletora di personaggi del calibro di Schmier dei Destruction, di Karlos Medina degli Agent Steel, di Trevor Peres e soprattutto di Ralph Santolla degli Obituary, e molti altri. Agony of Death è serrato, coinvolgente, emana quel feeling, che porta inconsapevolmente l’ascoltatore a ondeggiare la testa per fare headbanging.

World In Darkness, Bloodbound of the Damned, Pseudohalluzination, Dissociative Desorder, Delusion Denial sono pezzi che spaccano di brutto e non è difficile immaginare il loro effetto in sede live. Gli altri episodi dell’album, come Angels In War e Schizophrenia mantengono alta la tensione, la prova vocale di Frau Sabina è da considerarsi quasi inumana per una donna, non si risparmia in nessun passaggio. Ottimo anche il drumming dell’esperto Atomic Steif. Agony of Death è una piacevole sorpresa, pura linfa vitale per i thrashers incalliti e gli amanti del genere. Per tutti gli altri, sicuramente un buon motivo per scoprire una delle band più sottovalutate del panorama thrash tedesco ed europeo.

 





01.Imagination

02.Alienation

03.World In Darkness

04.Bloodbound Of The Damned

05.Pseudohalluzination

06.Angels In War

07.Schizophrenia

08.Dissociative Disorder

09.The Cave (Paramnesia)

10.Delusional Denial

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