30 Seconds to Mars
America

2018, Interscope
Pop Rock

Massimo risultato, minimo sforzo.

Recensione di Francesco De Sandre - Pubblicata in data: 08/04/18

Killa Graham, Robopop, Jamie Schefman, Yellow Claw, Tommy English, Steve Aiello, Mile Elizondo, Heavy Mellow, Zedd, oltre a Jared Leto, Shannon Leto e Tomo Miličević. Sembra una squadra di calcio, e in un certo senso lo è. È la squadra che i 30 Seconds To Mars hanno assemblato guardando al 2018 come all'anno del loro ritorno. 10 solisti, produttori e collaboratori, per 12 pezzi collegati solo dal fatto di essere insieme nella stessa copertina. Il che non è scontato, perché sono 6 le declinazioni dell'artwork - parte di una campagna globale presente nelle principali città del mondo a partire dagli Stati Uniti - scelto per "America", quinta fatica del trio californiano tanto creativo quanto prolifico, specie dal punto di vista live - sono ancora loro, coi 311 concerti del 2010 e 2011, i detentori del record per il maggior numero di concerti per un solo album (This is War).

 

"Per me le liste sono come una capsula del tempo. Prese singolarmente possono sorprendere, provocare, ma nel loro insieme ci danno il senso della cultura a cui apparteniamo e dei tempi in cui viviamo". Singoli e gruppi sono l'ossessione di Jared Leto, che con "America" ha realizzato un crocevia di iniziative che vanno oltre la semplice pubblicazione di un nuovo album. Il video di "Walk On Water" è infatti un assaggio del documentario "A Day in the Life of America" girato dall'attore e produttore tutto in un solo giorno, il 4 luglio 2017, in tutti i 50 Stati Americani oltre a Washington DC e Puerto Rico da 92 crew professionisti grazie alla collaborazione di 10.000 fan. Numeri, numeri, e ancora numeri, che singolarmente hanno un significato, e insieme ne hanno un altro.

 

America è mediaticità pura. Tralasciando i singoli "Walk On Water" e "Dangerous Night", quello che apparentemente può sembrare un disco stanco, distaccato dal "Love, Lust, Faith and Dreams" che ha portato alla band un grande successo e ha venduto oltre 15 milioni di copie nel mondo, e un tour sold out nelle principali arene e stadi del mondo, si rivela provocazione, tendenza, spunto di riflessione: emozioni tradizionalmente legate all'arte visiva, che troviamo ora in libero ascolto.

 

Sembrano passati vent'anni da quando i Mars condividevano i palchi con Puddle of Mudd, The Used, Audioslave e Seether. In effetti, sono passati vent'anni, e la metamorfosi di uno dei gruppi più camaleontici del nostro tempo è compiuta. Come una squadra di calcio imbastita da ricchi sceicchi con tanti singoli campioni che tra loro collaborano poco ma che alla fine portano il team a vincere tutte le partite, così - ancora una volta - i 30 Seconds To Mars raggiungono il vertice delle classifiche e si apprestano a un nuovo giro del pianeta terra, come se da Marte venissero davvero.





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