“Timeline” è una grande opportunità per coloro che, tra i capolavori “The Final Experiment” (1995) e “01011001” (2008), si sono persi le sei rock-opera di una delle saghe sci-fi più riuscite della storia della musica. Il protagonista è Arjen Anthony Lucassen, menestrello moderno che attraverso le sue “visioni” si è cimentato con una immane opera (anche letteraria) narrante le gesta di umani e alieni; imprese che determineranno il destino del pianeta Terra.
Bene, il complesso anfratto della mente di Lucassen, Ayreon, si ripresenta sottoforma di un cofanetto contenente tre cd e un dvd, l’ultima pirotecnica effusione prima della fine di una storia che è già nel mito, e poco prima di scorgere le prospettive del nuovo progetto “Guilt Machine”.
Conoscendo il genio di Arjen, non potevamo certo aspettarci l’inflazionata raccolta auto-celebrativa, dunque non ci sorprendono l’accumulo di materiale inedito e qualche ritocco qua e la per rifinire al meglio un prodotto curato e appagante. Appagante non solo per la sua musica, ma anche per la confezione, il cartonato dei dischi, il poster formato A3 e l’esaustivo libretto composto da ben cinquantasei pagine con commenti inediti ed esclusivi dell’Artista fiammingo. Nulla è lasciato al caso ma urge un’avvertenza: se siete in possesso di ogni singolo manufatto targato Ayreon, conservate tranquillamente gli oltre trenta euro necessari per l’acquisto di Timeline.
Oltre duecento minuti di musica divisa su trentatré tracce, il minimo sindacale per riassumere decorosamente l’opera, un assortimento che, volente o nolente, sacrifica una manciata di cavalli di battaglia in favore di un equilibrio fisiologico, e nelle tematiche e nelle composizioni, mutate nel corso dei quattordici anni che separano prologo da epilogo. Cinque o sei brani estratti da ciascuna rock-opera, eccezion fatta per i quattro di Actual Fantasy, una collezione che sostiene da sola il peso dei sei sigilli e che, “nel suo piccolo”, racconta tutto ciò che c’è da sapere sulla saga, sui suoi pianeti, sui suoi eroi e sui suoi anti-eroi.
Gli Dei del microfono ci sono tutti, dal Russel Allen dell’indimenticabile “Dawn Of A Million Souls” al Bruce Dickinson di Into The Black Hole, poi Steve Lee, Simone Simons, Jorn Lande, Hansi Kursch, Devin Townsend, Bob Catley, Neal Morse, mostri sacri che si susseguono brano dopo brano, storia dopo storia. L’eclettismo che caratterizza Arjen Lucassen sul piano musicale è ben evidenziato, un insieme didascalico che sebbene non sia così facile da inghiottire al primo boccone, rivelerà la sua natura in là con gli ascolti. Sull’ultima traccia, “Epilogue:The Memory Remains”, c’è tutta la dedizione di Arjen, un brano scritto appositamente per la collection e cantato dal talento belga Jasper Steverlinck.
Ad aumentare le credenziali di un’opera già di per se completa, c’è la classica ciliegina sulla torta: un dvd ricco di materiale interessante; mi riferisco alle versioni in 5.1 di pezzi estrapolati da “Actual Fantasy Revisited” e “The Human Equation”, all’estratto del dvd degli Star On “Live On Earth”, ai documentari inediti, ai quattro brani presi dal Live In The Real World degli Stream Of Passion, altro supergruppo fondato dallo stesso Lucassen.
Nove su dieci. Un punto in meno perché il voto massimo lo riserviamo al pacchetto completo, ovvero a tutta la discografia marchiata Ayreon: Timeline è un resoconto che dipinge il quadro, tratteggia i contorni e colora soltanto alcuni interni del futuro ideato da Arjen Lucassen. Fondamentale per chi vuole varcarne i confini oggi, facoltativo per chi li ha già attraversati in quattordici anni di storia.