General Surgery
Corpus In Extremis: Analysing Necrocriticism

2009, Listenable Records
Grindcore

Recensione di Stefano Risso - Pubblicata in data: 28/04/09

Cosa puoi dire a una band come i General Surgery? Oltre quindici anni di attività passati (virtualmente) tra squinternati ambulatori medici, declamando pratiche infauste, autopsie e altre amenità del genere, dove al posto di stetoscopio e prontuario farmaceutico, i nostri “operano” con i propri strumenti del mestiere. Una formula che ha permesso a questi musicisti di diventare una formazione di “culto” della scena, tra ep e split vari, tutti all'insegna di un grind/death votato al tributo di una dei gruppi più influenti di sempre.

Stiamo parlando dei Carcass ovviamente, quelli del primo periodo, quelli di Symphonies Of Sickness tanto per capirci. Proprio questo disco deve essere stato il faro alla guida di tutta la produzione dei General Surgery, arrivati ora al secondo album in carriera, Corpus In Extremis: Analysing Necrocriticism. Aspettarsi novità da un lavoro del genere, è come aspettarsi cinema di qualità guardando un cinepanettone... Grind/death di scuola Carcass, con i classici riffoni sinistri, con quel senso di melodica che solo Walker e compagni hanno saputo sviluppare, con le classiche sfuriate in pieno volto, e parti cadenzate da headbanging puro.

Insomma tutto secondo tradizione, ma cosa rende Corpus In Extremis: Analysing Necrocriticism degno di attenzione? Semplice, i nostri non inventano nulla (o meglio non vogliono inventare nulla), ma lo fanno benissimo, con una padronanza della materia spaventosa, inanellando tracce accattivanti, ben strutturate, irresistibili. Un'operazione più difficile di quanto possa sembrare, perchè i General Surgery non scadono nella semplice operazione copia/incolla, ma hanno il merito di metterci anche del proprio, almeno in termini di songwriting e di gusto nel piazzare tutti i break e le ripartenze nel posto giusto, nel fornire una prova strumentale perfetta per l'occasione e, soprattutto, nel dare ancora piacere all'ascoltatore. Infatti, chiunque sia avvezzo a questo tipo di musica, non faticherà a trovare molto interessante questo disco, nonostante sia musica ampiamente conosciuta e assimilata.

Questa è appunto la formula vincente dei General Surgery: scrivere musica per nulla innovativa e oltremodo abusata nella scena, ma renderla piacevole ed estremamente godibile. Per appassionati.



01.Necronomics

02.Decedent Scarification Aesthetics

03.Restrained Remains

04.Final Excarnation

05.Necrocriticism

06.Exotoxic Septicity

07.Adnexal Mass

08.Virulent Corpus Dispersement

09.Ichor

10.Idle Teratoma Core

11.Perfunctory Fleshless Precipitate

12.Plexus Necrosis

13.Unwitting Donor/Cadaver Exchange    

14.Mortsafe Rupture

15.Deadhouse

 

Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool