Tradizione e ricerca vanno di pari passo nella scala dei valori dell’esemplare realtà portoghese Equilibrium Music, investire solo su prodotti di qualità è una condizione che regge nel tempo e che regala i meritati frutti. E dopo aver strabiliato con Hexperos, Les Fragments De La Nuit e Poets To Their Beloved, rilancia con quello che da molti è definito il gruppo di punta della label di Nuno Roberto: The Moon And The Nightspirit.
Era però difficile, forse impossibile bissare un album come “Regõ Rejtem” e gli ungheresi, prima di cimentarsi con “Ösforrás”, parevano esserne perfettamente consapevoli: certo non mi aspettavo un cambio di rotta così eloquente.
Andiamo a specificare cosa si intende per “cambio di rotta”. La proposta dei The Moon And The Nightspirit, oggi, è totalmente influenzata dai suoni e dai colori indiani (che sia stato un viaggio in India a suggestionare il duo?), caratteristica quasi assente nei dischi che precedono “Ösforrás”. Ne consegue un’atmosfera che non è quella di sempre, una dimensione disincantata e più “terrestre” che mantiene sì inalterato il sodalizio tra la luna (Agnes) e lo spirito della notte (Mihaly), ma che insabbia l’impronta del gruppo.
La forza dell’album è da ricercare nell’uso oculato e ingegnoso del violino, lo strumento che più di tutti avvolge le nove canzoni di base e la bonus track esclusiva riservata agli acquirenti della versione limitata, “Csillag-Ös”, brano cantato anche dalla nostra prodigiosa Alessandra Santovito (Hexperos).
Anche la scrittura, nonostante una fluidità piuttosto rassicurante, rimane legata al subcontinente indiano: è questo il leit-motiv di un disco che l’ascoltatore meno avvezzo avrà difficoltà ad assimilare.
“Ösforrás” è un album per palati fini, intendiamoci, arduo da recepire ma intenso e melodioso. Catturerà l’attenzione di molti ostentando una poetica che, sebbene incoerente rispetto al passato, risulta e risulterà affascinante per lunghi tratti.