Brian "Head" Welch
Save Me From Myself

2008, Driven/Warner
Nu Metal

Recensione di Stefano Risso - Pubblicata in data: 16/05/09

La storia di Brian Phillip Welch, meglio noto come Head, la conoscono più o meno tutti: fondatore dei Korn, e principale promotore di un movimento, il nu metal, che nel corso della seconda metà degli anni novanta ha avuto un esplosione incredibile, per poi bruciare altrettanto velocemente. Da star miliardaria famosa in tutto il mondo, Welch ha deciso nel 2005 di dare un taglio netto alla sua vita, abbandonando i Korn, la vita dissoluta della rockstar, e abbracciando la fede.

Dopo una autobiografia best seller, Head ritorna al mondo della musica rock con questo "Save Me From Myself", curando personalmente la scrittura degli undici brani, e cimentandosi dietro al microfono. Possiamo definire questo lavoro come una versione politicamente corretta della musica dei Korn, del resto, Head è stato tra i maggiori fautori di questo tipo di sound, quindi era più che inevitabile questo parallelismo tra carriera solista e passato. Sin dai primi secondi si capisce che la chitarra è sempre quella, i ritmi scanditi dalla sua sette corde appaiono subito familiari, come le vocals, che ricalcano (senza convincere) quelle di Jonahtan Davis.

Certamente Welch non ha fatto un banalissimo copia/incolla, poiché che "Save Me From Myself" vede lo stile classico del chitarrista in una forma più dilatata (o annacquata), pacata, che non rinuncia all'aggressività (sempre molto filtrata), ma preferisce pause melodiche e riflessive abbastanza marcate e prolungate, con lunghi ritornelli e parti mediamente lente. Un insieme che regge per qualche canzone, ma che alla lunga risulta stucchevole, dal momento che il songwriting è quello che è, la struttura dei brani è piuttosto ripetitiva, e la voce non incide a dovere. Non mancano buoni pezzi che faranno piacere ai fan storici di Welch, ma nell'insieme poteva fare certamente di più.

Un disco comunque che al di là di tutto, appare genuino, e nel sentire Welch declamare i testi “sermone”, non si può non provare un certo rispetto per la persona. Non si può dire altrettanto per il disco purtroppo.



01. L.O.V.E.

02. Flush

03. Loyalty

04. Re-Bel

05. Home

06. Save Me from Myself

07. Die Religion Die

08. Adonai

09. Money

10. Shake

11. Washed by Blood

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