NoSound
Lightdark

2008, Kscope Music
Post Rock

Recensione di Gaetano Loffredo - Pubblicata in data: 31/05/09

L’Italia è da sempre grande foriera di artisti, alcuni dei quali nascosti nell’ombra e pronti ad uscire al momento opportuno. E’ il caso di Giancarlo Erra, tastierista e chitarrista dei sofisticati NoSound (non tanto per le credenziali tecniche quanto per quelle emozionali) nonché compositore di un gruppo che deposita le proprie conoscenze nel campo ambient/psichedelico, fino a rasentare i confini del prog rock più raffinato.

"Lightdark" è un titolo che dice tutto; tutto sull’atmosfera che si respira durante i suoi tre quarti d’ora, tutto sull’eterogeneità espressiva di un musicista che si esprime con la sua anima, mediante mille pensieri in chiaroscuro, e lo fa bene. La fisionomia dell’album prende corpo fin da "About Butterflies And Children", nella quale malinconia aggrovigliata e interludio riflessivo insinuano lo spirito metafisico, trascendente, che ci guiderà fino alla titletrack conclusiva, altra e alta orazione psichedelica. Sorpassate le barriere elegiache di "The Misplay", dove pianoforte e violoncello sconquassano il proprio ego, l’epicentro vive di un brano fantasmagorico, "From Silence To Noise", quindici minuti di “follia” sentimentale che annette tutte le qualità di un gruppo conosciuto tre anni fa con l’esordio "Sol29" ed esploso oggi con l’avvento di "Lightdark".

Poche chiacchiere perché dove non arrivano le parole a comunicare ci pensa la musica di Giancarlo Erra: profondità e personalità che si rispecchiano nell’audacia del compositore italiano. Se c’è qualcuno che ha bisogno di partire per un viaggio mistico, introspettivo, questa è l’occasione giusta.



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