Debauchery
Continue To Kill

2008, AFM Records
Death Metal

Recensione di Stefano Risso - Pubblicata in data: 28/03/09

Ritornano a un anno di distanza da "Back In Blood", i deathsters più insanguinati di Germania, con un album che ribadisce ancora una volta lo stile e le tematiche trattate dai Debauchery, mettendo in mostra sia il meglio quanto il peggio della propria musica, senza curarsi di ovviare ai congeniti "difetti" di cui soffre la band tedesca.

Il solito death metal da bollino verde, con i consueti richiami ai Six Feet Under e influssi hard rock, "Continue To Kill" è un album piacevole, che si snoda tra riffoni groovy, aperture accattivanti e assoli ben eseguiti, il tutto condito dall'onnipresente, cavernoso e monocorde growl di Thomas. Il meglio e il peggio dicevamo... Il meglio in quanto questo disco si lascia ascoltare senza alcuna fatica, in grado non solo di far scapocciare gli appassionati, ma anche coloro che non vanno troppo a braccetto con queste sonorità, tanto sono immediati e "simpatici" i brani proposti. Il peggio perchè i Debauchery non si sono sforzati neanche un nanosecondo per portare modifiche a uno stile gia ampiamente battuto dai nostri (e non solo), concentrandosi sì sull'immediata fruibilità del platter, pescando però riff dal risicato mazzo in dote alla band, tanto che in più di un'occasione vengono ricicliate le stesse ritmiche per più brani.

Il nodo della questione è sempre lo stesso per quanto riguarda i Debauchery: bravi, divertenti, sanguinolenti, ma in fin dei conti abbastanza superflui dal mio punto di vista. Il che è anche un peccato, perchè fin quando Continue To Kill riesce a destare ancora vivo interesse, canzoni come Blood God Rising, Continue To Kill, e Apostle Of War sono comunque ben fatte, con un songwriting volutamente ridotto all'osso ma al tempo stesso funzionale, senza contare i vari tributi agli Ac/Dc con Hard Rockin', e Warfare, canzone headbanging dell'anno, un riuscitissimo mix tra le due anime del gruppo. Insomma, canzoni sempliciotte, ma in fin dei conti piacevoli.

Come è sempre un piacere ascoltarsi una Angel of Death ben eseguita, in questo caso in versione growl, leggermente riarrangiata per l'occasione. Purtroppo per i Debauchery tutto questo non basta, almeno al giorno d'oggi, in quanto là fuori c'è una concorrenza spietata che macina dischi decisamente più sostanziosi e, soprattutto, dal momento che l'ascoltatore odierno è sempre più attento a valutare gli acquisti, e un disco solamente "divertente", e alquanto superfluo, non è proprio in cima alle wishlists dei più.



01. It Pleases Us To Kill 

02. Blood God Rising

03. Continue To Kill

04. Faith And Fire 

05. Hard Rockin' 

06. Apostle Of War 

07. Worship The Violence 

08. King Of Killing 

09. Angel Of Death (Slayer cover) 

10. Warfare 

11. Cuntkiller 

12. Mincing Machine 

13. Metal On Metal 

14. Walking Glory Road

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