Defeated Sanity
Prelude To The Tragedy

2004, Grindethic Records
Death Metal

Recensione di Stefano Risso - Pubblicata in data: 28/03/09

Quando si rovista fra le fila dell'underground e si trovano realtà come questi Defeated Sanity non si può non rimanere piacevolmente sorpresi. Questa formazione tedesca è attiva da parecchi anni, ma è arrivata alla pubblicazione del primo full-lenght solo nel 2004. Nonostante i frequenti cambi di line-up che si sono susseguiti, e che continuano ancora oggi a minare l'integrità della band, Prelude To The Tragedy è veramente un bel disco che ci presenta un gruppo dalle idee chiare e dalle potenzialità notevolissime.

I Defeated Sanity propongono un brutal feroce ed intricato, che non lascia spazio ad inutili digressioni e che colpisce fortissimo sui poveri ascoltatori. Un lotto di canzoni in cui viene espressa una padronanza tecnica sorprendente e un song-writing elaborato che fortunatamente non vanno ad intaccare la godibilità e l'impatto delle composizioni. Poco più di mezz'ora in cui tonnellate di riff e cambi di tempo repentini danno vita a tracce che sembrano durare molto di più del reale minutaggio del disco. Non sono un amante dei paragoni, ma per far capire meglio di cosa sto scrivendo, si può dire che i Defeated Sanity stanno a metà strada tra il tecnicismo esasperato dei Cryptopsy e le complesse trame dei Suffocation (specialmente dell'ultimo Souls To Deny). Pur non raggiungendo i livelli dei gruppi citati, questi ragazzi stupiscono per il vigore e per la capacità di suonare un brutal che non sia troppo derivativo o scontato. Infatti prima di riuscire a memorizzare i numerosissimi fraseggi di ogni brano presente occorrono diversi ascolti e passaggio dopo passaggio l'album offre nuovi spunti interessantissimi.

Rimane comunque un disco che fa dell'aggressività e dell'impatto sonoro la principale caratteristica. A parte un paio di canzoni leggermente sottotono, c'è un buon bilanciamento tra le parti più intricate e quelle più "ignoranti" e brutali. Proprio questo mi ha stupito di questi ragazzi, il non cercare di esagerare eccessivamente nella complessità strutturale. A differenza dei connazionali Necrophagist, tanto per fare un esempio con una band dalla proposta "simile" (dei quali il chitarrista Christian Münzner è stato membro dei Defated Sanity in passato), i nostri mantengono ancora quell'aurea di apparente grezzume che rende non troppo impegnativo l'ascolto. Tutto questo grazie ad una prova eccellente da parte di tutti i componenti, anche se, fra tutti, il batterista Lille Gruber (ridete pure...) desta maggior stupore. Un lavoro incredibile, in pieno stile Flo Mounier, capace di zittire tutte le eventuali battute a riguardo (Gruber ha suonato anche la seconda chitarra, quindi un musicista decisamente dotato su più fronti). Come avrete capito risulta difficoltosa un'analisi anche sommaria delle tracce; la mia preferenza va al primo brano Liquifying Cerebral Hemispheres e alle ultime quattro canzoni del disco, fra cui spicca Remnants Of The Dead in cui i ragazzi sembrano dare il meglio, con rallentamenti "gorgoglianti" e accelerazioni spaventose.

Inoltre i tedeschi vengono supportati da una buona produzione, che rende giustizia alla prova strumentale dei nostri, con un soddisfacente bilanciamento degli strumenti e della voce. Posso dire quindi che Prelude To The Tragedy è un bel prodotto, che non mancherà di stupirvi. Ovviamente non siamo di fronte ad un disco epocale ma che fa ben sperare per il futuro di questa formazione. Un ascolto obbligato per tutti gli appassionati.



01. Liquifying Cerebral Hemispheres

02. Drifting Further

03. The Parasite

04. Horrid Decomposition

05. Tortured Existence

06. Apocalypse Of Filth Collapsing Human Failures

07. Remnants Of The Dead

08. Prelude To The Tragedy

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