Soul Takers
Flies In A Jar

2007, Dragonheart Records
Gothic

Recensione di Gaetano Loffredo - Pubblicata in data: 09/04/09

Le sorelle Badalini, Federica e Francesca, ci riprovano con "Flies In A Jar", disco che raccoglie l’eredità del debutto “Tides”, edito da Northwind Records nel duemilacinque.
Tutto si può dire di questi Soul Takers tranne che non siano paladini di una proposta originale, particolare, quando la musica classica incontra l’heavy metal.
L’epicentro del decadente sound meneghino è presto localizzato: il pianoforte suonato dalle due fanciulle è la componente predominante e su di esso vengono appoggiati gli strumenti “heavy” per un contrasto che, negli oltre cinquanta minuti del disco, non stona ma stanca.

Per comprendere la natura sonora di questo Flies In A Jar è sufficiente l’ascolto dei primi due brani, Heaven’s Pillars e Icon, che tentano di conciliare dolcezza e malinconia mettendo in risalto il fattore armonico. Entrambe denotano una rinnovata sensibilità musicale del gruppo che, nonostante l’indigesta ripetitività, pone severa attenzione nel comparto ritmico delle sue composizioni. Ma non basta.

Latita il songwriting: questo il difetto principale. Undici brani svenevoli che il gruppo vorrebbe trasformare in poesia; situazione che non si verifica nemmeno parzialmente.
Non mi permetto di sminuire, invece, una produzione curata e decisamente adatta al suono proposto: i New Sin Studio e Luigi Stefanini sono la solita garanzia di buona riuscita.

Piace l’utilizzo (sporadico) del violino, piacciono le divagazioni classiche del pianoforte, non raccolgono i miei consensi (con tutto il rispetto per i risultati conseguiti negli anni di duro lavoro) la voce e la pronuncia di Dino Brentali, la prima inespressiva e la seconda approssimativa.

Nessuna sorpresa, nessun colpo di coda. Il disco non riesce a suscitare la benché minima emozione e diventa palpabile lo scemare progressivo dell’interesse. Un’erosione che non s'arresta.

Tolto l’uno-due iniziale, tolta l’eleganza e l’armonia, rimane ben poco da aggiungere sulla fittizia bontà del prodotto in questione. Piuttosto, deve essere chiaro un concetto: la consapevolezza tecnica non è indice di buona riuscita dell’operazione e le premesse, o le intenzioni, non fanno di Flies In A Jar un album vincente. Passate oltre.



01.Heaven’s Pillars
02.Icon
03.Belied
04.Staring Eyes
05.The Chasm
06.Thin Walls
07.The Silent Empire
08.My Subjective Shell
09.Floating
10.Chasing Clouds
11.Another World

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