In Memory
Intoxicating Mind

2003, Sleazsy Rider Records
Power Metal

Recensione di Gaetano Loffredo - Pubblicata in data: 09/04/09

Il filone power-prog metal ha avuto molto da dire in questi ultimi anni, basti pensare alle decine di band emerse dalla scena underground per diventare vere e proprie icone del settore nello spazio di pochissimo tempo.


Io spero vivamente che ciò che ho scritto possa essere di buon auspicio per questo misconosciuto sestetto livornese dal monicker In Memory che ha all’attivo “Intoxicating Mind”, platter uscito nel settembre del 2003 per la greca Sleaszy Rider Records e che mi ha lasciato un’ottima impressione.
Nati a Venturina (LI) nel 1999 per mano dei fratelli Rudy (chitarra) e Dario (batteria) formano insieme a Francesco (voce) la band alla quale si aggiungono i nuovi acquisti Emiliano (basso) ed Alessio (chitarra) ed il loro sound è prettamente orientato verso un death melodico alla At the gates, al quale hanno rinunciato velocemente a causa della dipartita del singer e con l’apporto della splendida ugola di Laura Scappini, vera e propria scoperta del combo livornese.
Sottolineo fin da subito la brillante prova della vocalist che denota una padronanza decisamente professionale della sua bellissima voce.


Produzione sufficientemente positiva e buoni arrangiamenti per questo lavoro che sembra però non decollare mai dal punto di vista stilistico in quanto tutto l’album si attesta su ritmi più o meno blandi senza una song che faccia spiccare letteralmente il volo alla band toscana nonostante l'aver trovato linee melodiche decisamente originali.


"Critical Point", la title track, "Miserabile Soul" e "The Endless Room" mi sembrano infatti ottime basi sulle quali costruire un importante futuro: personali, grintose ed espressive; rappresentano una concreta capacità realizzativa ed un sound esclusivo e tutt’altro che piatto o privo di novità stilistiche.
Certamente non sono tutte rose e fiori altrimenti sarei qui a parlarvi di un capolavoro mentre di strada i livornesi ne hanno moltissima da percorrere a partire dalla mancanza della già accennata “verve agonistica” di cui hanno bisogno ed ovviamente una sala di registrazione degna di tale nome perché in fondo le idee non bastano per fare di un lavoro un must per gli appassionati.


Arrivato in fondo ad Intoxicating Mind non faccio altro che ripromettermi di seguire passo per passo l’evoluzione di questa power-prog band (o forse meglio scrivere prog-power), ed esortarli a continuare per la strada intrapresa.
Bene così.





01.Critical point
02.Intoxicating mind
03.Miserable soul
04.Doomed
05.Dark solitude
06.Relapse
07.The endless room
08.Unspoken

Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool