Die Apokalyptischen Reiter
Riders on the Storm

2006, Nuclear Blast
Thrash Metal

Recensione di Stefano Risso - Pubblicata in data: 28/03/09

Ritorno in grande stile per i Die Apokalyptischen Reiter, band che ha sempre dimostrato di avere una marcia in più rispetto alla stragrande maggioranza di tutti coloro che si cimentano a fare musica da ormai dieci anni a questa parte, intraprendendo sin dagli inizi una percorso volto a creare uno stile via via sempre più personale e particolare, che oggi risplende in questo sesto capitolo per i nostri cavalieri, in questo splendido Riders on the Storm.

Che genere suonano nel 2006 i Die Apokalyptischen Reiter? Partiamo con l'ultima domanda che bisogna porsi di fronte a un disco come questo, proprio per far capire che i nostri, oggi più che mai, si staccano da qualsiasi catalogazione, noncuranti di inserire in brani non più lunghi di quattro minuti slanci epici, sfuriate metalliche, atmosfere gioiose e melodie incredibilmente vibranti. Come riferitomi in sede di intervista (a breve disponibile su queste pagine) dal simpaticissimo Fuchs, i Die Apokalyptischen Reiter compongono semplicemente quello che sentono, senza porsi limiti, facendo affiorare l'anima più genuina della propria musica, lasciando ad altri il compito di catalogarli. Un gruppi di musicisti dal retaggio estremo che si riuniscono allegramente attorno a un falò e fanno fluire con classe emozioni e influenze musicali disparate per creare un affresco sonoro di grandissimo fascino.

La componente metallica dei Die Apokalyptischen Reiter è posta ormai in un angolo, o meglio assume una funzione di supporto per le costruzioni sempre diverse che i tedeschi profilano con la sensibilità di un pittore nel saper donare tinte ora calde e folkeggianti in Friede Sei Mit Dir, ora divertite, epiche ed emozionali in Seemann, e ora più ruvide, moderne, gitane, in Revolution (semplicemente sorprendente). Riders on the Storm è un disco dalle mille sfaccettature, da assaporare come un distillato pregiato che ha raggiunto il pieno della sua maturazione solo dopo anni di invecchiamento... Un bouquet in cui vi ritroverete a emozionarvi con il suono profondo di pianoforte e strumenti acustici in Liebe e cantare a squarciagola i travolgenti ritornelli di Schenk Mir Heut Nacht alzando il boccale al cielo, senza mai avere la sensazione di smarrimento nel saltare da regimi così differenti e in così breve tempo, grazie a una omogeneità (in questo caso non sinonimo di piattezza sia chiaro...) di fondo che ha dell'incredibile, se si analizzano singolarmente le tredici tracce di Riders on the Storm.

Un lavoro che riafferma la classe dei Die Apokalyptischen Reiter e la capacità di questi musicisti di saper esprimersi sempre a livelli altissimi, regalandoci perle tutte da scoprire come Riders on the Storm. Un album trasversale, che credo possa raggiungere e farsi largo in tutti gli amanti della buona musica, poliedrico e compatto allo stesso tempo, imprevedibile ma incredibilmente godibile sin dai primi ascolti. Un grande disco per una grande band, niente da aggiungere.



01. Friede Sei Mit Dir

02. Riders on the Storm

03. Seemann

04. Der Adler

05. Revolution

06. Wenn Ich Traume

07.Soldaten Dieser Erde

08. In The Land of White Horses

09. Liebe

10. Schenk Mir Heut Nacht

11. Himmelskind

12. Feuer

13. Mmmh

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