Vault13
We All Bleed

2012, This Is Core Music
Metalcore

Recensione di Eleonora Muzzi - Pubblicata in data: 11/04/12

Direttamente da Padova ecco che approdano sulla scena musicale nostrana i Vault13 (e qui si illumina la lampadina nella testa del recensore amante dei videogiochi che si domanda se il nome sia preso dal franchise di Fallout) con forza e tanta voglia di farsi sentire. Con questo debut album distribuito tramite This Is Core Music, il giovane quintetto dà prova di avere tanta voglia di fare e molte idee per la testa. “We All Bleed” è un album che di fatto esprime delle ottime potenzialità e un gran senso della melodia, e allo stesso modo mette in evidenza qualche difetto che purtroppo lo allontanano dalla perfezione.

“We All Bleed” è un disco metalcore duro e puro, con pochi fronzoli e tanta energia. Gli ingredienti ci sono tutti: i riff serrati, la batteria martellante e le linee vocali estremamente catchy, il tutto mescolato a dovere e presentato qui in un totale di dieci brani più introduzione. Il lavoro svolto è decisamente encomiabile, soprattutto dal punto di vista della produzione: ben lontano da un sound da registrazione casalinga, il bilanciamento delle tracce è a dir poco perfetto. Non vi è un solo strumento lasciato in disparte o in retroguardia, cosa che permette un'ottima resa generale delle musiche e da l'opportunità all'ascoltare di doversi sforzare poco o nulla per sentire tutti i piccoli dettagli del platter.

La forza di questo debut sta, oltre che nell'ottima produzione, nel songwriting, specialmente dei brani centrali come “Healing”, “Believe Nothing” e “Redeemer”, particolarmente ispirati e decisamente variegati, che catturano l'attenzione in maniera semplice e diretta. Purtroppo però, per quanto vario e particolareggiato, “We All Bleed” non è certo la perfezione fatta album. Soffre, come quasi tutte le uscite metalcore, di quel tocco di “banalità”, o meglio, di “prevedibilità” causato dai rigidissimi stilemi del genere, come il breakdown che deve essere quasi onnipresente o l'alternanza tra scream e voce pulita, che se ben gestita, come nei brani sopracitati, dona un tocco melodico in più in contrasto con le vocals più dure, ma che spesso suona fuori contesto, quasi messa lì per “far mucchio” e allungare un po' il brodo, cosa che peggiora notevolmente la riuscita generale di una canzone che, a volte, può essere già debole di suo.

In buona sostanza abbiamo di fronte un debut discreto, con ottimi spunti per delle future uscite. È evidente che, data la giovane età dei Vault13, questo album manchi un po' di quell'esperienza che a volte segna la differenza tra un buon esordio e uno sufficiente, ma se voglia e passione si manterranno costanti, possiamo intravedere un futuro abbastanza roseo per questi ragazzi e per tutti i fan del metalcore, italiani ed esteri.





01. Transfusion
02. We All Bleed
03. Destroyer
04. Your Biggest Mistake
05. An Ode To My Enemies
06. Healing
07. Believe Nothing
08. Death Wish
09. What Goes Around Comes Around
10. Redeemer
11. The Resque

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