Nuovo tour e nuova uscita discografica per i gothic metallers Theatres Des Vampires che, a poco più di un anno di distanza dalla pubblicazione del full-length “Moonlight Waltz”, colgono l'occasione per immortalare in formato audio-visivo le recenti esibizioni della band sui palchi di tutta Europa. I Nostri non sono affatto nuovi ad operazioni di questo genere (ricordiamo, ad onor di cronaca, il DVD “The Addiction Tour” del 2006 e il doppio live album “Desire Of Damnation” del 2007), ma la nuova release appare più ambiziosa rispetto alle precedenti: “Moonlight Waltz Tour 2011” ha infatti il compito di presentare al pubblico un'inedita suite in tre atti intitolata “Cult Of Lamia”, colonna sonora di un progetto cinematografico omonimo di prossima uscita la cui realizzazione ha coinvolto in maniera diretta alcuni membri della formazione capitolina.

Le tre nuove tracce registrate in studio seguono per filo e per segno il recente trend gotico-sinfonico del quintetto, enfatizzato a dovere da una sezione orchestrale e corale praticamente onnipresente. Queste sonorità pompose, tuttavia, non sembrano essere il punto di forza dei Theatres Des Vampires, che come da copione si perdono nei tipici orpelli del symphonic metal appesantendo la resa finale dei brani (il coro in latino di “My Winter Storm”: cattivo gusto e noia allo stato puro). Arrangiamenti a parte, ai brani in questione manca la materia prima, colpa di un songwriting in involuzione, scolastico, quasi abbozzato... Inoltre, come abbiamo già fatto notare in passato, servirebbe una voce in grado di valorizzare questo tipo di sonorità: per quanto si possa lodare l'interpretazione di Sonya Scarlet dietro al microfono, si può tranquillamente affermare che certi “virtuosismi” dell'ultima ora andrebbero evitati come la peste. Ascoltare per credere...

Raccogliamo una serie di impressioni negative che vengono ampiamente confermate dal comparto audio di “Moonlight Waltz Tour 2011”, ovviamente incentrato sulle produzioni più recenti e più leggere di casa Theatres Des Vampires. I brani trascinanti non mancano (“Keeper Of Secrets”, “Unspoken Words” e “Kain” su tutte) ma a lungo andare le vocals sofferte e sensuali (?) di Miss Scarlet lasciano il tempo che trovano e rendono il piatto tutt'altro che appetitoso. Come se non bastasse, la qualità audio delle registrazioni, lungi dall'essere impeccabile (la chitarra non è altro che un suono impiastricciato e sovrastato da una quantità infinita di basi pre-registrate), rappresenta la sentenza definitiva per questo live album.

Gli show dei Vampiri, probabilmente, vengono ricordati dagli astanti come un tripudio di teatralità e perdizione (e, a questo punto, speriamo che il DVD che non è stato incluso nella copia promozionale a nostra disposizione sia quanto meno gradevole), ma un live album come quello preso in esame non rende certamente onore ad una band che dovrebbe innanzitutto tornare a riconsiderare la propria musica per far parlare bene di sé. Buco nell'acqua.