Tra il rumore del vento e distanti note di pianoforte prende vita “The Niobium Sky”, seconda fatica degli elvetici Morrigu. Dal lontano 1999, anno di formazione della band, il tipico doom-death metal sound dei Nostri si è lentamente tramutato in un ibrido che coniuga al suo interno la versatilità del prog, l’irruenza del melodic death metal svedese e le atmosfere tendenzialmente malinconiche del gothic di scuola finnica.
Le influenze primarie appaiono come un lontano ricordo in questo “The Niobium Sky”: anziché far leva sulla claustrofobica oscurità del doom, i Morrigu di oggi preferiscono adagiarsi sulle melodie intessute dalle chitarre di Sevi Binder e Viktor Lienhard, piuttosto che sulle clean vocals di Mirko Binder, decise ed affabili ma, allo stesso tempo, restie ai cambi di registro. Un limite che emerge in maniera piuttosto evidente nei momenti in cui la band vuole calcare la mano sul lato più aggressivo, quasi melodic death metal, del proprio sound; ne è un esempio la titletrack, di chiara reminiscenza Dark Tranquillity, nella quale affiorano i vani tentativi di inserire nell'insieme un rabbioso controcanto growl. La vorticosa batteria di Merlin Sutter (Eluveitie) e le tastiere sinfoniche di Lukas Gabathuler completano il quadro, ma non aiutano, purtroppo, a risollevare le sorti di un prodotto che mostra gravi deficit di creatività, soprattutto da un punto di vista melodico.
Sia chiaro, questo non è affatto un disco inascoltabile; i fan degli Amorphis, con molta probabilità, apprezzeranno l’incedere epico di “Black Dust”, gli amanti del gothic metal scandinavo impazziranno sulle cupe atmosfere di “The Great Finding”, mentre coloro che prediligono le commistioni tra sonorità elettriche ed acustiche troveranno quantità industriali di pane per i propri denti nella strumentale “At The Gathering Of Stars”. Questi sono gli elementi che, nella loro atipicità, destano maggiore interesse nell’ascoltatore: su di essi i Morrigu dovranno lavorare per comporre un terzo album più coinvolgente e meno ripetitivo di “The Niobium Sky”. Con qualche sforzo in più, potrebbero tranquillamente riservarci delle belle sorprese.