Picture
Old Dogs New Tricks

2009, Marsmountains Records
Hard & Heavy

“Old Dogs New Tricks” è una questione di cuore, il giusto compendio di una vita dedicata a un genere che mai morirà
Recensione di Gaetano Loffredo - Pubblicata in data: 03/11/09

Dopo 22 anni dall’ultimo studio album gli olandesi Picture hanno deciso di rimettersi in carreggiata. I lettori più giovani difficilmente riusciranno a contestualizzare la loro discografia e i più “vecchi” la ricorderanno vagamente, pertanto trovo doveroso cominciare questo articolo partendo dai riferimenti biografici.


I Picture sono Pete Lowell (voce), Laurens Bakker (batteria), Rob van Enkhuizen (chitarre), Jan Bechtum (chitarre) e Rien Vreugdenhil (basso), e la loro storia comincia nel 1979, trent’anni fa. Sono stati il primo act hard & heavy olandese ad ottenere, in assoluto, un contratto discografico, pubblicando poi sette dischi in tutto il mondo e girando i palchi europei con AC/DC, Saxon, Ted Nugent, Rose Tattoo ed April Wine. Gli Hammerfall si sono prodigati a favore dei Picture tributandoli con una cover: se pensavate infatti che il pezzo “Eternal Dark” fosse un brano firmato da Oscar Dronjak e da Joacim Cans, beh, vi sbagliavate perché quella degli Hammerfall è una cover dell’originale di Pete Lowell & co. La reunion è avvenuta ad inizio 2008 e con essa la pubblicazione di “Live 2008”; tra dicembre dello stesso anno e marzo 2009 i Picture si sono rinchiusi negli Starsound Studio insieme al produttore Nico Verrips per registrare il successore del lontanissimo Marathon (1987), “Old Dogs New Tricks”.


Smalto, carica e spessore sono quelli dei tempi che furono, anche se tutto mi aspettavo tranne che una partenza al ralenty: la title track è infatti un mid-tempo solido e arrangiato alla vecchia maniera che apre alle “cavalcate” successive. Il sound è aggiornato quanto basta per poterlo considerare attuale e, anche se la produzione di Nico Verrips non è da ritenersi perfetta (la batteria non mi convince affatto), è sufficientemente curata per esaltare le qualità di un songwriting pregevole. I Picture non rivoluzionano né rivoltano un genere che ha già detto tutto ciò che c’era da dire, ma la componente passionale che li ha spinti a riprovarci è talmente grande da acconsentire loro di regalare, a livello emotivo, qualcosa in più degli altri: “Blood Out Of A Stone”, “High On Fire” e “Live By The Sword” travalicano ogni barriera commerciale e si inseriscono in un contesto quasi “spirituale”, facendo rivivere (e perché no, riscoprire) i miti degli anni ottanta. Risacca di malinconia è la ballata struggente “Now It’s Too Late”, una freccia d’avorio che oltrepassa lentamente gli animi (grazie anche alla voce di quella vecchia volpe di Pete Lowell), poi si riparte a tutta velocità con “Now It’s Too Lte” e “Just Incredibile”, altri due brani tirati dove gli incastri ritmici rivelano una discreta funzionalità.
Dai Motorhead ai Grave Digger, dagli Iron Maiden ai Running Wild, i Picture sono questo e tanto altro; la seconda parte del disco riflette l’andamento della prima dove il revival hard & heavy è degnamente rappresentato da un’altra manciata di ottimi pezzi. Tra questi segnaliamo “Celtic Cross” (che ricorda, oltre ai soliti noti, anche i Ten di “Spellbound”) e la conclusiva “Never in a Million Years”.


Non è certo un ritorno per scopi puramente commerciali, nemmeno un passo dettato dalla malinconia. “Old Dogs New Tricks” è una questione di cuore, il giusto compendio di una vita dedicata a un genere che mai morirà. Dategli un ascolto e capirete al volo.





01.Old Dogs New Tricks
02.Blood out of a Stone
03.High on Fire
04.Live by the Sword
05.Now it's too late
06.Just Incredible
07.Who can you trust
08.Opposites Attract
09.Choosing Your Sign
10.A Better Soul
11.Celtic Cross
12.Never in a Million Years

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