Simona Gretchen
Gretchen Pensa Troppo Forte

2009, Disco Dada
Indie

Recensione di Fabio Rigamonti - Pubblicata in data: 21/11/09

Gretchen Pensa Troppo Forte: che titolo magnifico!” Questo non ho potuto fare a meno di pensare quando ho preso tra le mani il promozionale di Simona Gretchen, giovanissima cantautrice (22 anni) di Faenza.
Quello che non potevo immaginare era la rappresentatività di quel titolo: Simona, difatti, si muove su una proposta puramente cantautoriale fortemente venata di folk, innestata su liriche che sono riflessioni a briglia sciolta, Polaroid irripetibili di un unico momento del suo vissuto, storie uniche narrate con una classe che richiama fortemente proprio lui, il nostro cantautore per eccellenza: Fabrizio De Andrè.
In altre parole: sono pensieri che davvero fanno rumore, le 11 tracce di questo lavoro.

…e che rumore affascinante che fanno! Partendo dall’apertura acida, ossessiva, di percussioni tribaleggianti e chitarre elettriche che sfidano la voce ruvida e squillante di Simona su “Alpha Overture”, fino ad arrivare alla sognante “Cera”, con un magnifico violino tristemente rassegnato sul finale.
E ancora, come non citare la giocosa ed assolutamente malinconica “Vuota” (per chi scrive, il capolavoro dell’album), piuttosto che l’irrequieta e folkloristica chiusura psichedelica di “Non Trovo Più Le Chiavi”.
Nel mezzo, altre storie ugualmente interessanti come l’umorale “Bianca In Fondo Al Mare”, il basso quasi spaghetti-western di “Due Apprendisti” (un possibile seguito, liricamente parlando, de “L’Apprendista Stregone” del menestrello Branduardi? Chissà…), piuttosto che l’impostazione puramente rock di “Simpatia Per B.C.”.

Ci si ferma davvero col fiato sospeso ad ascoltare le storie che Simona intende narrarci, si avverte il potere terapeutico dello sfogo nelle sue interpretazioni sentite e sofferte, se solo vogliamo ascoltarla con orecchie preparate e volenterose.
Già, è l’unico difetto dell’album quello che vi ho appena enunciato: non ci si può davvero approcciare alla mente ed al cuore di un cantautore (chiunque esso sia), senza la chiara volontà di studiarlo, di penetrarlo, di fare proprie le sue emozioni.
Questo discorso ovviamente vale anche e soprattutto nei confronti di una ragazza che dichiara di avere tra le sue principali ispirazioni, oltre che il già citato De Andrè, anche artisti del calibro di  Leonard Cohen, Nico e PJ Harvey.

Quindi, se non siete spaventati da quello che questo articolo ha provato a raccontarvi e, anzi, siete invece incuriositi: correte a scoprire questa nostra giovane realtà emergente.
Secondo me, di Simona torneremo a sentire parlare presto…




01. Alpha Overture
02. Le Mie Fate
03. Cera
04. Fockus
05. Due Apprendisti
06. Bianca In Fondo Al Mare
07. Nostre Pelli
08. Vuota
09. Simpatia Per B.C.
10. Ieri
11. Non Trovo Più Le Chiavi

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