Simone Fiorletta
When Reality Is Nothing

2009, Lion Music
Prog Metal

Recensione di Alessandra Leoni - Pubblicata in data: 27/11/09

Simone Fiorletta è un prolifico chitarrista italiano, noto anche per la sua attività nei Moonlight Comedy, giunto in un solo lustro al suo quarto album solista, intitolato “When Reality Is Nothing”. Benché dal titolo del disco sembri quasi che la realtà non conti molto per l’artista, essa rappresenta invece la sua fonte principale di ispirazione, come si può evincere dai titoli delle canzoni proposte. “Thanks”, “My Brother”, “Laura” sono solo alcuni dei brani che il chitarrista dedica a ciò che gli circonda, agli affetti più cari, costruendo per loro, in una sorta di ringraziamento, riff e melodie che spaziano dal rock al metal, dal blues fino agli assoli più virtuosi e tecnici.

Quest’album vanta una serie di ospiti e musicisti di tutto rispetto, partendo da Andrea De Paoli alle tastiere, a Neil Zaza, chitarrista americano famoso per le sue doti tecniche ed espressive, nonché uno degli artisti più cari a Fiorletta. La produzione, curata dallo stesso chitarrista, è buona e riesce ad esaltare ogni strumento in modo cristallino.

Un album interamente strumentale spaventa un po’, poiché si teme sempre di potersi trovare di fronte a dei meri esercizi di stile, ad una tecnica fine a sé stessa, tesa ad incensare l’artista in questione: pochi sono capaci di dosare il proprio ego ed il proprio narcisismo e Simone Fiorletta fa parte di questa esigua categoria. Il suo intento, infatti, è quello di raccontare storie, di creare trame e sensazioni nella mente dell’ascoltatore, al fine di renderlo partecipe, grazie all’album, dei propri ricordi e delle proprie esperienze, affiancando attentamente tecnica e melodia, in modo tale da rendere il viaggio musicale il più accessibile e confortevole possibile.

“Thanks” e “My Brother” spiccano per la freschezza e la leggerezza delle melodie e dei riff che vanno a costituire due brani molto orecchiabili ed immediati, nonostante la lunga durata; “Loneliness In Your Eyes” e “Laura” rappresentano invece la delicatezza e la lentezza, con un velo di malinconia e di sonorità blues. Tecnica e complessità compositiva dominano in brani come “Dance In The Cit” e “Hey, What’s Up?”, pur senza mai eccedere od annoiare. La follia e la velocità, un po’ alla “Liquid Tension Experiment”, spiccano nell’episodio “Oh No, Once Again!”, divertente brano da rissa da bar, o da comiche vecchio stile. Spetta alla conclusiva “Like A Bird” riassumere le caratteristiche racchiuse nei brani sopra descritti, in un mix equilibrato tra melodia e velocità che incornicia un brano di grande respiro.


L’album dei ricordi si chiude e così anche il percorso proposto da Simone Fiorletta, confermando il suo gusto, la sua bravura ed il suo stile equilibrato, non privo di buona tecnica e perizia. Una bella prova, che conferma la bontà di un artista tutto italiano, particolare, questo, che non può che renderci orgogliosi.





01. Thanks
02. My Brother
03. Dance In The City
04. I Believe In You
05. Loneliness In Your Eyes
06. Laura
07. Oh No, Once Again!
08. Hey What's Up
09. Like A Bird

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