'77
Bright Gloom

2018, Century Media Records
Hard Rock

Recensione di Salvatore Dragone - Pubblicata in data: 17/07/18

Nel revival rock dei Seventies che imperversa ormai da diversi anni, trovano posto anche i '77, band spagnola con più di due lustri di attività alle spalle. Formatosi a Barcellona nel 2006, il gruppo dei fratelli e chitarristi LG e Armand Valeta non ha fatto mai troppo mistero circa le proprie influenze artistiche, facilmente riconducibili, per l'appunto, ai mostri sacri Black Sabbath, MC5, The Who e AC/DC
 
Proprio gli australiani ed il loro celebre album "Let There Be Rock", edito nel 1977, hanno impresso come un marchio a fuoco nome e stile del quartetto, oggi di nuovo alla carica con il quinto capitolo della loro carriera "Bright Gloom". L'ossimoro nel titolo evidenzia al meglio il contrasto tra luci ed ombre che caratterizza ogni singolo brano, sia per quanto riguarda la parte strumentale che i testi. Le coordinate musicali non si distaccano di una virgola dai nomi sopra citati, andando a pescare sopratutto nei riff dei fratelli Young (il "Bright") e nella penna di Tony Iommi (in questo caso il "Gloom"). 

La particolarità di questo disco, che segna anche l'ingresso del nuovo bassista Dani Martin, sta tutta nella sua produzione volutamente vintage al 100% ed in contro tendenza agli standard moderni: per la sua realizzazione è stata adoperata infatti attrezzatura dell'epoca, mentre la registrazione è avvenuta in presa diretta e incisa su nastro. Se il risultato sonoro di questi due mesi di lavoro, tra novembre e dicembre dello scorso anno, può considerarsi di buon livello, lo stesso non si può dire della qualità dei brani, raramente coinvolgenti come il genere di appartenenza lascerebbe presupporre. Questo si avverte sopratutto nella prima metà dell'album, appesantito da strutture e melodie raramente efficaci se non a sprazzi. 

Le cose migliorano notevolmente da "It's Near" in poi, quando i riff e gli arrangiamenti si fanno meno lacunosi. Sfortunatamente i progressi evidenziati non si applicano alla prestazione del cantante Armand Valeta, "incatenata" nell'ossessione di Ozzy senza tuttavia riuscire a mettere a fuoco le doti di scrittura del Madman. Dei '77 bisogna riconoscere lo spirito e la purezza della loro musica, fuori da ogni logica razionale (e commerciale). Per l'esame di maturità è troppo presto per potersi considerare superato, appuntamento rimandato almeno al prossimo disco.




01. Bread & Circus
02. Hands Up
03. Who's Fighting Who
04. Be Crucified
05. Where Have They Gone
06. It's Near
07. You Better Watch Out
08. Fooled by Love
09. Last Chance
10. I Want My Money Back
11. Make Up Your Mind

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